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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Che Andrea Camilleri avesse un talento prodigioso per "cuntare" storie è una dolce, risaputa, verità. Ma che questo libro intervista, nato da un idea di Francesco Anzalone e Giorgio Santelli, riuscisse nella straordinaria impresa di trasmettere, attraverso la carta, le emozioni poderose e talvolta contrastanti che muovono i racconti di Camilleri non lo è affatto. Un altro merito, per nulla scontato, che questo libro può vantare è la sua capacità di raccontate momenti inediti e cruciali della vita del Maestro, snobbati in migliaia di interviste ed articoli dedicati all'autore. Questo libro è una miniera di minuscoli frammenti della sua personalità, come l'amore per il jazz e per l'insegnamento, e di gemme di incontri memorabili che hanno cambiato il corso della sua vita di uomo e di narratore. Un libro ricco di ironia ed amore per la vita che merita molto!
Consiglio questo libro. Molto interessante. Letto in poche ore. Una finestra su un uomo che ha fatto tanto.
Un bel libro che ripercorre velocemente alcuni degli aspetti più salienti della vita e dell'attività di regista e narratore di Andrea Camilleri. I vari racconti, che seguono un andamento cronologico, si inseriscono in un'intervista che uno dei curatori del libro ha realizzato anni fa.
Recensioni
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La sua infanzia e adolescenza, i suoi inizi come regista teatrale, infine l'approdo al romanzo. Una sorta di piccola autobiografia del padre del commissario Montalbano.
Nel 2006 Andrea Camilleri aveva registrato per la televisione una serie di interviste autobiografiche in cui parlava della sua attività di regista e scrittore. Dietro questo progetto c'era un suo ex allievo regista all'Accademia di Arte Drammatica di Roma, Francesco Anzalone. Quelle interviste oggi sono diventate un libro di racconti nel 2013, inizialmente grazie all'editore Melampo. Naturalmente a narrare in prima persona è lo scrittore di Vigàta, detto Nené. È un bellissimo viaggio all'indietro nel tempo, nella memoria storica di Camilleri. Nato sotto il regime fascista, lo scrittore abbraccia quasi subito in età adolescenziale la causa e gli ideali comunisti. È ancora un ragazzo ma già sente crescere dentro la voglia di scrivere. Ma è la regia teatrale il suo primo e probabilmente più grande amore, anche se in seguito lavorerà molto per la radio e la televisione. Ad un certo punto della sua vita nasce in lui anche la voglia di raccontare storie scritte di suo pugno e non soltanto quelle firmate da altri. Camilleri racconta anni di forte entusiasmo e passione, di profonde e stimolanti amicizie come quella con Leonardo Sciascia, sempre nel suo tono leggero ma allo stesso tempo attento a non lasciarsi sfuggire neppure una sfumatura degna di significato.
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