L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2008
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Nel libro si esaminano alcuni punti ritenuti critici delle teorie relativistiche, come i paradossi causali in quanto, essendo quelle relativistiche equazioni classiche reversibili, ne può derivare la paradossale prospettiva di inversioni causali e temporali, in effetti dedotta da Goedel che a Princeton di questo discusse spesso con Einstein. L'argomento dei gemelli viene rifiutato, come lo rifiutò un autore come Whitehead. Se si eccettua l'equazione relativistica dell'elettrone di Dirac, la relatività non è mai stata congruente con la meccanica quantistica, e probabilmente un giorno a cedere non sarà la meccanica quantistica. L'autore ricomprende i tempi relativistici all'interno di un tempo assoluto quale quello cosmologico, relazionato alla radiazione di fondo o alle "stelle fisse" (poste come fisse). Le tesi dell'autore in tema di relatività sono state molto criticate anche sui social e qui errori veri o presunti sono stati rimarcati, mentre è passata sotto silenzio la seconda parte dell'opera, dedicata a una critica spietatamente demolitoria (ma che a tutta prima direi convincente) della teoria del Big Bang e dell'espansione dell'universo.
La teoria della relatività, in verità, non è facilissima da capire e qualsiasi professore di fisica risponderà con molta sufficienza alle vostre obiezioni o perplessità, se non gli dimostrerete di conoscere almeno i fondamenti matematici del calcolo tensoriale (il calcolo tensoriale permette di presentare le equazioni fisiche in forma indipendente dalla scelta del sistema di coordinate). Di fatto la prima domanda che si affaccia spontanea a chi studia la teoria della relatività riguarda soprattutto la contrazione del tempo. Rallenta davvero l'orologio del gemello in viaggio nello spazio a velocità altissime o non è piuttosto il segnale luminoso inviato sulla terra ad impiegare tempi crescenti dovendo percorrere spazi crescenti, così da generare l'impressione di un rallentamenton dell'orologio montato sulla navicella spaziale? Critiche bislacche alla teoria della relatività compaiono, comunque, ogni giorno su vari siti web o vengono spedite a riviste specializzate da pseudo scienziati, da incompetenti e da esaltati paranoici. Di tre critiche, comunque, la scienza ufficiale dovrebbe tener conto, soprattutto perché formulate da personaggi al di sopra di ogni sospetto: i filosofi Bergson e Popper ed il fisico Louis Essen. Bergson oppose un tempo spirituale ed interiore al tempo misurato ed oggettivo di Einstein, ottenendo scarso seguito da parte degli scienziati (scarsamente propensi ad occuparsi dello spirito e del mondo interiore dell'uomo). Popper sottolineò l'impossibilità di falsificare la teoria della relatività, visto che su fantasiosi viaggi alla velocità della luce era solo possibile condurre "esperimenti mentali", ma trovò un seguito solo presso i filosofi ed i "metafisici". Essen, inventore e sviluppatore degli orologi atomici, mise in discussione la teoria di Einstein e, nonostante alcune osservazioni sensate, non fu minimamente ascoltato dalla scienza ufficiale, che evidentemente sospettava della sua lucidità mentale in età senile.
Un libro poco compreso. Ad esempio l'argomento del grave in caduta, su cui ha ragione l'Autore. Il grave in caduta, seppur con scarto minimo o impercettibile, cade effettivamente in avanti come preventivò Galileo e dimostrò Guglielmini (torre degli Asinelli, Bologna) e questo incrina la validità assoluta del principio di relatività. Solo per approssimazione infinitesima si può parlare di caduta perpendicolare da bassa altezza. Il problema è ancor meglio illustrato dall'autore in "Theoria Motus. Principio di relatività e orbite dei pianeti" (Angeli Editore, 2013).
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafetyibs@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore