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Innanzi tutto una osservazione: la miseria, l'ingiustizia, la sperequazione sociale, l'oppressione sono ancora di questo mondo e il sogno tolstoiano di un mondo migliore non si è realizzato, né mai si realizzerà. Amara, dolorosa constatazione, come amare e dolorose sono le vicende narrate in questo grande romanzo, un affresco sociale la storia di un'anima. Il limite, se lo si vuole definire tale, sta nell'eccesso di descrizioni minuziose di personaggi e vicende che talvolta esulano dal filo principale e da un certo tipo di forzatura "a tesi" , per cui il grandissimo autore russo si è prefisso di dimostrare quello che un'anima nobile in qualche modo "dovrebbe" fare per rimediare ad un errore del passato. In questa fluviale epopea mi hanno colpito , singolarmente, due dettagli apparentemente marginali: il rumore cupo del ghiaccio che si spezza nella notte primaverile, quando il protagonista sta per sedurre Katjuscia, e il suono di un pianoforte invisibile, meccanico e ossessivo, suonato dalla figlia di uno dei tanti grandi burocrati della macchina legislativa, tutti ugualmente spietati e ottenebrati dalla impersonalità della loro funzione.
Resurrezione. Uno dei più bei libri letti fin'ora in vita mia! Mi ha commossa e spesso ho dovuto staccare gli occhi dalle pagine per fermarmi a riflettere. Tolstoj qui è immenso e riesce ad avvicinarsi all'analisi dell'animo umano così come sa fare Dostoevskij. Pagine di vera poesia, descrizioni impietose delle deportazioni siberiane, un lucido spaccato sulla società russa, dai brillanti salotti dei "Barin" alla miseria del popolo contadino, e poi amore, spiritualità, compassione e redenzione. E RESURREZIONE.
Meraviglioso, Un libro che vi accompagna per mano in un'altra epoca, nei salotti fino alle carceri della Russia, conoscendo ogni strato della società. E il messaggio di fondo, tra i testamenti di Tolstoj, è imperdibile
Recensioni
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Basato su un episodio realmente accaduto al procuratore Koni, amico di Tolstòj, Resurrezione narra la vicenda del giovane aristocratico Nehjiudov che, giurato a un processo, si trova di fronte la donna che lui ha sedotto, provocandone la caduta e spingendola sulla via del crimine. Divorato dal rimorso, abbandona la propria vita agiata per seguirla durante la deportazione, dona le terre ai contadini e le propone di sposarla ma, respinto, si rifugia nel Vangelo. Pubblicato a partire dal 1898 ma a lungo meditato, Resurrezione è il romanzo della crisi spirituale di Tolstòj che, ormai settantenne, arriva a rinnegare gli scritti precedenti e legittima la letteratura solo se suscita sentimenti di fratellanza e amore.
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