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Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2012
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Il secondo romanzo di Christa Wolf, uscito - tra mille difficoltà per via della censura - nella Ddr del 1968. Un testo in cui la scrittrice tedesca comincia a rivelare, attraverso le vicende della protagonista, il suo paradigma critico nei confronti, non tanto del socialismo (ancora oggi è socialista), quanto della terra che era destinata ad accoglierlo, ossia la Germania ad Est del Muro. C'è un passo, tra gli altri, che amo in modo particolare - forse perchè è ancora attuale - quello in cui si riflette sul singolo all'interno del sistema. I cittadini tedesco-orientali - e forse, oggi, non solo loro - sono descritti come costellazioni che solo in apparenza sono libere di muoversi intorno ad un centro che rimane immutabile e sordo, che è quello del potere politico; una specie di cornice che racchiude i gesti ma dove non c'è spazio per l'individualità dell'io - da qui la celebre espressione wolfiana "la difficoltà di dire io"; una recita senza varianti di scena o copione in cui, al massimo, si può stare in silenzio dietro il sipario dell'ufficialità della politica. Si ha insomma la sensazione, leggendo questo testo che ha oramai 40 anni, di osservare interlocutori che non vengono mai interpellati, nomi da mettere in colonna assieme ad altri, "rotelline", come scrive la Wolf, di un macchinario che solo in apparenza si muoveva.
POCHE PAROLE :un capolavoro straordinario di cui rileggere pagine e pagine trovandole nuove e meravigliosamente ricche ogni volta.
Ne Riflessioni su Christa T. c'è tutto: l'amore, la paura, il dolore, l'amicizia. Aprendo a caso in una qualsiasi pagina, ogni volta una sorpresa, una lezione, una lucida descrizione delle forze agenti nel mondo. Sullo sfondo una Germania lacerata e ancora divisa (nel ricordo, nella memoria soprattutto), nel romanzo molto più come metafora e simbolo della condizione umana che come reale assetto socio-politico-geografico di una nazione. Tutto ciò raccontato con lo stile che solo la concisione, la sinteticità, ma allo stesso tempo la pienezza e la perfezione della lingua tedesca permettono.
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