Roseanna
- EAN: 9788838919749

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17/05/2020 20:00:52
Questi gialli, scritti dalla coppia Siöwall/Wahlöö negli anni sessanta, con protagonista Martin Beck sono una lettura molto gradevole. L'indagine è svolta secondo i metodi antichi. Niente email, niente computer, niente CSI, bensì lunghe e pazienti analisi di elenchi di nomi e di fotografie, lunghi e sfiancanti interrogatori, telefonate e lettere spedite da un capo all'altro dell'oceano, intuito e ragionamento. In questo Roseanna, per esempio, molto bella è la sequenza in cui gli investigatori osservano i filmati dei turisti, con tempi e ritmi umani e non da serie televisiva americana. Scordatevi colpi di scena. Lo svolgimento è morbido, ma vivo. Una piccola nota di demerito all'edizione Sellerio, che in questa decima ristampa del 2008 presenta un seccante difetto di stampa: interi paragrafi con caratteri ombreggiati che sembrano sdoppiati. Da un editore che indiscutibilmente cura moltissimo la qualità della carta, mi aspetto una maggiore attenzione.
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14/03/2020 12:01:48
Non mi ha coinvolto e l'ho trovato noioso. Magari non sono un'esperta, ma l'ho vissuto più come uno spaccato sociale della Svezia degli anni 60 che come giallo.
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14/11/2017 08:02:05
Il primo dei dieci gialli del ciclo "Martin Beck". Vedo che molti lettori non hanno apprezzato lo stile "vecchio". Posso solo immaginare che cosa possano pensare di Shakespeare o Dante. O forse non si sono accorti che lo scopo principale degli autori era una critica sociale della "Svezia del benessere", con le sue conseguenze sulla psicologia ed il morale della gente. A quei lettori posso consigliare autori come Mankell (tanto per restare in Svezia), che garantisce sempre il colpo di scena e l'immancabile inseguimento finale, oltre naturalmente al "tormento interiore" del protagonista (copiato appunto da Sjowall&Wahlöö). Comunque, una nota riguardo all'edizione: sorge il sospetto che il nome di Camilleri sia stato usato per pubblicità. Basta leggere i gialli per scoprire che Sellerio li ha pubblicati in ordine sparso, senza riguardo per la sequenza originale di pubblicazione, che non è irrilevante, dato che la vita del protagonista si dipana parallelamente alle storie (tra parentesi, molti autori scandinavi moderni hanno copiato – spesso rozzamente – questa caratteristica). La sequenza corretta in cui andrebbero letti i dieci romanzi è la seguente: Roseanna (n. 638) L'uomo che andò in fumo (n. 776) L'uomo al balcone (n. 686) Il poliziotto che ride (n. 713) L'autopompa fantasma (n. 739) Omicidio al Savoy (n. 757) Un assassino di troppo (n. 665) L'uomo sul tetto (n. 807) La camera chiusa (n. 828) Terroristi (n. 867)
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28/04/2017 14:08:36
Comprato in virtu' delle buone recensioni, devo convenire che e' un libro ben scritto ; interessante in particolare leggere di un' indagine degli anni ' 60, senza prelievi di dna ,senza mail e senza cellulari ; mi piace anche il fatto che il commissario Bent e i suoi colleghi svolgano un' indagine su un' unico omicidio e non sulle decine di morti che gli autori dei thriller piu' moderni ci propinano.. detto questo, non mi sono sbilanciato nella valutazione perche' , a mio avviso, e' corretto indicare che non si tratta di un giallo come lo intendiamo noi ( e come io stesso mi aspettavo ) , ma della descrizione di un' indagine , in cui manca cioe' la sorpresa finale , il colpo di scena , come ci si aspetta da un libro definito " giallo " ...cio' nonostante , piu' che sufficiente
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29/08/2015 16:14:05
Pierre Lemaitre, nel suo Irène, fa riferimento a questo libro come a "una prova romanzesca che conosce pochi uguali"; non potevo non dar credito a un autore che mi piace molto e, quindi, l'ho cercato. Mi permetto di riferire quanto scrive Lemaitre in proposito: "è un libro lento, terribilmente lento, dove l'intreccio è basato sull'immobilità assoluta in termini di azione, eppure riesce ad appassionare dal principio alla fine". Concordo sul fatto che sia un libro lentissimo, in cui non c'è azione; l'ho letto d'un fiato perché effettivamente incuriosisce, ma l'ho trovato fragile (nello svolgimento e nella conclusione), un po' noioso (tantissimi dialoghi; l'elenco delle vie percorse dai poliziotti, con quei nomi impronunciabili!), tristissimo (la soluzione del caso non dà alcun sollievo al lettore e non sembra ne dia neppure a Martin Beck e ai suoi colleghi). La valutazione è comunque positiva, perché è un libro pubblicato nel 1965: oggi siamo abituati ad altri detective (più d'azione, ma anche provvisti di altri strumenti) e forse anche ad un altro stile di scrittura (più cinematografico), eppure il libro si fa ancora apprezzare.
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03/09/2013 15:17:50
Decisamente il migliore tra i romanzi scritti da questi autori; tutti, in ogni caso, godibilissimi.
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13/05/2013 16:20:27
Molto bello. Scritto nel lontano 1965, niente pc, niente fax, carta carbone, macchine da scrivere, telefoni fissi, posta da attendere dieci giorni , uomini che fumano moltissimo, e che quando escono, indossano "cappotto e cappello". Eppure, il romanzo è fresco, ben scritto, ben strutturato, con le consuete vivissime descrizioni fisiche dei personaggi. Che bravi che erano questi due autori. Questo "Roseanna" è il primo della serie di 10 romanzi gialli con Martin Beck, consiglio chi volesse affrontare i due scrittori svedesi di iniziare proprio da questo e seguire cronologicamente il resto. E' anche un interessante viaggio nella Svezia del periodo 1965-1975, anni in cui la intera società europea mutò parecchio. Un elogio di nuovo al traduttore Renato Zatti, bravissimo. Avevo già letto questo libro nella primissima edizione Garzanti del 1973, ed ora è tutt'altra opera.
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24/10/2011 22:16:28
Spinto dalle ottime recensioni, dai consigli di amici lettori compulsivi e dalla consapevolezza che bisogna andare necessariamente all'origine delle cose, mi son buttato a pesce nella lettura dei primi tre capitoli della serie di gialli scritti dalla coppia svedese, dedicati alla triste e malinconica figura del commissario Martin Beck, papa' di tutti gli ispettori, detective ed appunto commissari, o giornalisti investigatori, partoriti dalla fervida fantasia degli scrittori nordici degli ultimi 20 anni! Dunque vai con ROSEANNA (sicuramente il migliore), L'UOMO CHE ANDO'IN FUMO e L'UOMO AL BALCONE (il piu' scontato) Non posso dire che sian brutti romanzi, ne' che sian scritti male, perche alla fine scorrono e si leggono facilmente; pero', concordando con un paio di giudizi che mi han preceduto, li ho trovati sicuramente datati (d'altronde son stati scritti negli anni 60), un po' scollegati, con soluzioni spesso affidate all'intuito di un solo uomo che paiono a volte inverosimili, decisamente difficili da spiegare. Per un amante del noir, che negli utlimi 20 anni ci ha regalato autori degni di assurgere al rango di grandi scrittori, le grigie avventure del modesto Beck si fermano qui. Non leggero' le restanti sette, quest mi son bastate
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15/09/2011 12:23:52
dialoghi interessanti... anche se in alcuni punti la storia sembra non tenere. La soluzione, infatti, arriva quasi per caso di supposizione in supposizione. Forse un po piatto, sicuramente datato. Divertente la definizione di televisione: scatola per idioti. Consigliato agli amanti del giallo vecchia scuola. p.s. i veri giallisti scandinavi senza abile marketing.
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12/09/2010 14:29:27
Un romanzo che, oltre ad appassionare per la trama gialla ben congegnata, lascia l'amaro in bocca, una sensazione netta, di quelle che restano impresse, e che dovrebbero sempre accompagnare ogni buon libro. Se non è un libro a dare questo plusvalore emotivo, da cos'altro lo si può ottenere?
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01/02/2010 11:43:31
gradevole, scorrevole. chiaramente un po' retrò come stile di scrittura e anche come modus operandi... ma d'altra parte riflette il periodo in cui è stato scritto. ho trovato un po' troppo malinconico il protagonista e questo è il motivo per il quale mi limito ad un 4, ma credo comunque che proverò a leggere i successivi romanzi.
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01/10/2009 13:00:06
Carino, forse a volte un po' sfilacciato ( perchè ê scritto a 4 mani? o forse sono io che non conosco ancora tutti i numerosi colleghi di Beck ) ma scorrevole e non male in quanto a introspezione psicologica. Interessante vedere come doveva svolgersi un'indagne a distanza senza l'ausilio di cellulari e senza posta elettronica.
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30/07/2009 18:15:55
Questo primo racconto della serie di Martin Beck lo definirei un "giallo triste". Probabilmente è molto svedese, e svedese dei primi anni '60 - è ambientato nel 1965; quella Svezia che per l'immaginario italiano era piena di disinibite fanciulle e biondi stalloni, ma che viene dipinta nel libro come un posto piovoso e niente affatto piacevole. Il libro, più che un giallo, è un poliziesco, con le indagini che cercano di far luce sull'omicidio di una ragazza americana; la prosa è molto secca, fa quasi sembrare uno come Hemingway un barocco, ed è resa direi bene nella traduzione. Certo che se amate i gialli all'americana non è il libro per voi, ma altrimenti vale la pena leggerlo, soprattutto superato lo choc dello stile delle prime pagine.
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09/07/2009 00:41:59
Un bel noir senza dubbio anche se il giallo passa in secondo piano ma e' il modo di indagare, la profonda caratterizzazione dei personaggi, Beck in primis, a rendere questi lavori sublimi. Voto 5
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05/06/2009 23:15:32
Un gran bel noir.
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23/04/2009 23:30:50
Uno dei più belli della serie. Assiema a "Il poliziotto che ride" è veramente piacevole e fortemente e piacevolmente connotato e ambientato. Fidatevi della classifica dei più venduti degli autori. La trovo rispondente alle mie preferenze.
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01/04/2009 11:08:15
Questo e' il primo dei nove racconti che la Sellerio sta pubblicando di questa coppia di autori svedesi che per ha per protagonista Martin Beck il "Maigret" svedese. In questa storia deve scoprire l'assassino di Roseanna Mc Graw, un'americana in vacanza in Europa. Beck e' un poliziotto malinconico ma tenace nello svolgimento del suo lavoro. Non ci sono particolari colpi di scena in questo racconto, ma solo il lento lavoro di routine del detective che con calma e determinazione pone la parola fine all'indagine.
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29/03/2009 17:47:09
Una piacevolissima scoperta, scelto a caso in libreria! Nonostante sia un po' datato (come fatto giustamente rilevare da altri lo si nota soprattutto nella teconologia usata) e non ci siano particolari colpi di scena, l'ho trovato veramente realistico, credibile e mai noioso, decisamente ben scritto. Sicuramente continuerò nella lettura della serie anche perchè il protagonista Martin Beck mi ha veramente conquistato!
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26/03/2009 21:41:30
Ho iniziato con il primo libro della collana che sicuramente continuerò fino alla fine! Martin Beck è un personaggio che mi è piaciuto fin dalle prime pagine! La storia è ben congeniata e scritta altrettanto bene! Vedremo se i prossimi valgono la presente opinione!
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14/03/2009 09:58:03
Devo dire che la storia mi è piaciuta fino al momento dell'individuazione del colpevole.. Mi è sembrata un po troppo casuale come scelta, come se gli autori non sapessero come andare avanti nello sviluppo della vicenda.. Poi per incastrare l'assassino diventa solo una questione di tempo visto la scelta che fanno - ho trovato un po noisosa questa parte del libro, scontata.. I personaggi sono descritti come persone comuni senza particolari esaltazioni.. Comunque, considerato il periodo in cui è stato scritto - anni '60 - è una detective story da sufficenza per me, anche se non lascia particolari emozioni quando lo si conclude..
