Salmo 44

di Danilo Kis (Autore)

Manuela Orazi (Traduttore)

Adelphi, 2025

Kiš si conferma, fra coloro che hanno osato narrare il dramma abbattutosi sul popolo ebraico e sull’Europa centrale, voce tra le più potenti e memorabili.

«(…) Sarebbe vissuta. Malgrado le circostanze. Malgrado tutto. Ma non gli disse queste cose perché in quel momento, mentre parlava con quell’uomo in camice bianco di cui non sapeva nemmeno il nome, sentiva che dentro di lei stava nascendo una fiamma che non poteva non chiamare speranza, anche se la fonte di quel sentimento non era nel suo cuore, ma da qualche parte fuori di lei, e le entrava nella mente e nel cuore come un’onda tiepida e imprevista: era nella sua voce e nei suoi occhi. E lei pensò: La speranza non è nel mio cuore, nelle mie mani. “Tutta la mia speranza è nelle sue parole. Nei suoi occhi”. Ma forse già allora aveva pensato: “Nei tuoi occhi”. Perché per un sentimento intimo non si può usare il “lei”.»

«Il Salmo 44 che dà il titolo al libro parla della distruzione di un mondo ma anche della forza della speranza.» - Wlodek Goldkorn, Robinson

«Una sorta di reportage romanzesco sull’universo concentrazionario tedesco». Così, nel 1986, Danilo Kiš definì "Salmo 44", uscito nel 1962, rimproverandosi di «certe cose dette, per mancanza di esperienza, in maniera troppo diretta». Sarebbe tuttavia ingeneroso ridurre questo testo duro e folgorante – ispirato dalla lettura di un articolo di giornale su una coppia di sopravvissuti ad Auschwitz in visita al museo del lager – ad acerba prova giovanile. Le ore spasmodiche che precedono la fuga notturna di Maria, insieme al figlio neonato Jan e alla compagna di prigionia Jeanne, dal campo di Birkenau si dilatano infatti a dismisura nel flusso caotico dei ricordi della giovane protagonista, barcollante «sul limite dell’incoscienza» negli attimi che la separano dalla salvezza o dalla fine. Attraverso quei ricordi Kiš rievoca, con una scrittura che sembra fatta di corpi tremanti, non solo l’orrore dell’Olocausto e degli esperimenti di Josef Mengele, l’improvviso apparire dei «Für Juden verboten» sulle porte dei tram, il massacro di Novi Sad, ma anche l’incontro di Maria con Jakub, l’indimenticabile attesa di lei «in piedi nel buio, immobile» con gli occhi sgranati, chiusa nell’armadio, mentre tra Jakub e il dottor Nietzsche si consuma «un duello segreto, quel gioco pericoloso in cui uno dei giocatori ha dalla sua un fante di picche con due pugnali e l’altro ha soltanto lo scudo aereo dell’azzardo e della ragione».

• Autore: Danilo Kis
• Traduttore: Manuela Orazi
• Editore: Adelphi
• Collana: Fabula
• Anno edizione: 2025
• In commercio dal: 11 marzo 2025
• Pagine: 135 p., Brossura
• EAN: 9788845939976