L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Scendo all’Inferno ma mi fermo in Paradiso parla di anoressia, un disturbo del comportamento alimentare (con la nuova classificazione del DSM 5 rientra in particolare nei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, ma il concetto non cambia). Bene o male sappiamo tutti cosa comporta e quali sono i sintomi di questo disturbo: perdita di peso a causa di una quantità di cibo ingerita non sufficiente, paura di ingrassare, alterazioni nella percezione del proprio corpo, esercizio fisico eccessivo e/o compulsivo, pensiero rigido, bassa autostima… L’autore del libro non è uno psicologo, uno psichiatra o un medico che parla in modo oggettivo del disturbo in questione. L’autore è un uomo come tanti, un padre, che purtroppo ha dovuto toccare con mano l’anoressia, che si è insinuata nell’animo e nel corpo della figlia allora dodicenne. Il libro non vuole essere una grande opera letteraria, né un modo per fare soldi in più sfruttando qualcosa di brutto. Scendo all’Inferno ma mi fermo in Paradiso è lo sfogo di un padre che ha sofferto, e che a volte soffre ancora, che si è chiesto dove ha sbagliato, se poteva accorgersene prima, ed è una speranza, la speranza di poter salvare anche una sola vita a un’altra ragazza (o ragazzo, perché i disturbi alimentari sono in aumento anche tra i ragazzini) che sta per entrare in un girone infernale. Ho visto con i miei occhi, e toccato con mano, il corpo di una persona dapprima sana, in forma e con un gran bel fisico che pian piano è diventata l’ombra di sé stessa. Fortunatamente con gli stessi occhi ho visto quell’ombra riappropriarsi del proprio corpo e ritornare a vivere. È facile studiare questi disturbi, è facile vederli su uno schermo, ma quando colpiscono una persona che conosci non ci vuoi credere. Com’è possibile? Com’è possibile arrivare a quel punto? Ma io quel corpo lo invidiavo. Era bellissimo. Possibile che lei non lo amasse allo stesso modo? Possibile non vedere la propria bellezza? Io, che mi sono [continua sul blog]
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore