In-8° (23,8 x 16,9 cm), pp. 375, (9), copertina editoriale illustrata. Normali segni d'uso e del tempo alla copertina. All'occhietto, invio e firma autografi, in stampatello minuscolo, dell'autore. Per il resto, ben conservato. Nella collana "NuoveVoci". Dalla quarta di copertina: "In un contesto storico medioevale sapientemente ricostruito, con riferimenti anche a fatti e personaggi reali, l'autore ci narra le travagliate vicende di un giovane menestrello di nome Adelmo, vissuto nel 1300 a Siena, e del grande amore che lo lega a una fanciulla, Ilaria, dedita a rituali dimenticati, ispirati al culto della natura, costretta a nascondersi in un bosco sulle pendici del monte Amiata a causa delle persecuzioni operate dalla Santa Inquisizione. La trama si alterna tra momenti giocondi e vicende tormentate, toccando talvolta argomenti filosofici e teologici complessi, arricchiti da citazioni di papi, imperatori e filosofi, che tuttavia vengono contestualizzati e narrati in maniera molto semplice ed esplicativa. Si mette in evidenza il rapporto amoroso e spirituale, di complicità assoluta, tra i due giovani, i cui credi vivono un profondo confronto tra la fede cristiana del protagonista e la visione materialistica della fanciulla, dedita a pratiche esoteriche che si rifanno ai riti degli aruspici etruschi ed al culto della Grande Madre. Due visioni della vita e dell'universo che, seppure apparentemente inconciliabili tra loro, si confrontano dando origine ad un percorso tendente ad elevare la spiritualità di entrambi. Un salto indietro nel tempo guidato efficacemente dall'autore, che utilizza un linguaggio antico - ma perfettamente comprensibile per il lettore di oggi - attento ai particolari, agli aspetti storici, culturali e paesaggistici dell'Italia del Trecento, dando vita ad una storia originale ed emozionante sotto molti punti di vista".
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