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Sempre fiori mai un fioraio. Ricordi a tavola
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Sempre fiori mai un fioraio. Ricordi a tavola - Paolo Poli,Pino Strabioli - copertina
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Sempre fiori mai un fioraio. Ricordi a tavola

Descrizione


Se fossimo in una favola, Paolo Poli sarebbe insieme Biancaneve e la strega, il lupo e Cappuccetto Rosso, l'orco e Pollicino. Un'esistenza consacrata a vivere gli opposti senza neppure provare a conciliarli, al doppio senso elevato a forma d'arte: tra canzonette e canzonacce, monologhi e duetti, balocchi e mossette, parrucche e scarpine, divise militari e frac. In "Sempre fiori, mai un fioraio", tra una passeggiata romana e una serie di pranzi ­ sempre nello stesso ristorante ­, Paolo Poli racconta a Pino Strabioli e ai lettori, che quasi per magia diventano spettatori, i suoi ottant'anni da "regina" delle scene: dall'infanzia funestata dal fascismo e dai preti sino all'ultima calata di sipario.
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Dettagli

2013
15 maggio 2013
172 p., Brossura
9788817065443

Valutazioni e recensioni

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Marco B
Recensioni: 4/5

Paolo Poli si racconta a Pino Strabioli in un libro ricco di aneddoti e riflessioni. In un flusso memoriale che attraversa rapidamente la lunga vita e carriera dell'attore, Poli consegna al lettore il suo rapporto con il teatro, il pubblico e la letteratura. "Ho imparato più dalla letteratura che dalla vita", racconta in un passo del libro. Una lunga confessione, ironica e a tratti malinconica, che permette di conoscere una delle personalità più complesse e importanti della storia dello spettacolo italiano.

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maresa th. paoli
Recensioni: 4/5

un libro lieve come lieve è sempre stato il suo protagonista. ricordi sparsi di una lunga vita raccontati in vecchiaia ad un amico ammirato e adorante. leggerezza e un po' di malinconia, perché il mondo di poli non esiste praticamente più e il suo passato è un passato comune a quello di tanti altri suoi contemporanei e tuttavia molto diverso, per la sua peculiarità di uomo e di attore, sempre originale e mai scontato. chapeau quindi al grande attore e all'uomo simpatico e ironico, toscano irriverente e signorile.

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Romolo Ricapito
Recensioni: 4/5

L'artista ha il fiuto del marketing; tratta bene le donne anziane, mature e sfiorite, le uniche che affollano i suoi spettacoli con grande fedeltà. Di Anna Magnani un ricordo: " Sono una donna colta, non la fioraia dei film del nerorealismo",gli disse . Nannarella una volta a fine spettacolo si alzò per applaudire Paolo Poli, omaggiandolo con la sua maniera icastica e impertinente: "Quanto so' bravi 'sti froci". Viene ricordata l'amicizia con Zeffirelli , che non va a trovare ("sono vecchio per viaggiare"). Pino Strabioli è il cantore dell'amico: ne è soggiogato, oltre che ammirato. Paolo Poli, da gran signore, ha pagato sempre il conto delle giornate trascorse al ristorante, sempre alle dodici in punto, orario fisso dei suoi pranzi. Nel libro affiora anche il gossip; di Cino Tortorella, celebre Mago Zurlì, Paolo Poli rivela: "trombava ogni pomeriggio con tre o quattro mamme annoiate dei suoi piccoli ammiratori". La concezione dell'omosessualità è quella di una "diversità" vissuta senza contraddizioni e tollerata dalla società . Addirittura durante una marcia fascista, un giovanissimo Paolo Poli, stanco, fu portato in braccio dal bello delle "Camicie Nere", che lo baciò in bocca dicendogli: sembri Alida Valli. Dei giovani attori Paolo Poli ammira "quel ricciolone" di Riccardo Scamarcio e "quel ricciolino" di Elio Germano . Del cinema di Ozpetek, un giudizio tranchant :"ha troppi personaggi "froci", due in un solo film sono già troppi". Il titolo si riferisce a un omaggio floreale (tulipani) fattogli da Strabioli dopo un suo spettacolo. Paolo Poli sbuffò: "Sempre fiori, mai un fioraio". La lettura è piacevole, lieve, anche se malinconica. ROMOLO RICAPITO

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