Maria fa l’insegnante precaria in una città del Sud d’Italia. È appena andata a vivere da sola quando a una delle sue più care amiche, Irene, viene diagnosticato un cancro. La lotta di Irene, volta soprattutto a non lasciare che la malattia annienti anche la sua anima e la sua voglia di vita, si intreccia con le vicissitudini di Maria e dei suoi amici e familiari: la perdita di un lavoro, un matrimonio da organizzare, una gravidanza inaspettata, le disillusioni di fronte a un presente distante dalle aspettative maturate negli anni della formazione. Ma le difficoltà si riveleranno per tutti l’occasione per rimettersi in discussione, affrontare nuovi progetti, innamorarsi. Fino a scoprire che la precarietà non è solo una condizione lavorativa ma anche una dimensione esistenziale che, però, non impedisce di guardare avanti e di coltivare legami che riescono a resistere anche oltre la morte.)