Set the boy free. L'autobiografia

Un libro bellissimo, quattrocentotrentotto pagine che si fanno leggere in maniera molto scorrevole e con avidità. Si tratta di un racconto mozzafiato che inizia con i primi approcci musicali avvenuti durante l’infanzia trascorsa in famiglia e prosegue con l’adolescenza legata allo studio della chitarra, nella cornice della Manchester decadente degli anni ‘70, con una bellissima fotografia della città industriale di quel periodo. Una sorta di diario dei fatti vissuti e confidati al lettore con grande umiltà e semplicità, dalle prime esperienze lavorative nei negozi di abbigliamento fino alla scalata del successo con gli Smiths, per poi attraversare le esperienze più o meno note con i numerosi musicisti famosi che l’hanno voluto accanto. Marr mette a nudo il suo lato umano, il suo essere un ragazzo che si è fatto da solo e che ha lavorato sodo per raggiungere le vette a cui è arrivato; da questo punto di vista il libro, più che essere autocelebrativo è un compendio di lezioni di vita dell’uomo più che dell’artista. È un libro che consiglio a chi è appassionato della vivace scena musicale di Manchester prima e dopo l’esperienza del punk e in generale a chi è affascinato dall’immagine di quella città industriale la cui atmosfera è descritta perfettamente nel volume.

una vita meravigliosa quella di Jhonny Marr, un'autobiografia per nulla pesante che mi ha fatto amare ancora di più il cofondatore degli The Smiths