La signora di Ellis Island

Premetto che mi sono forzata a terminarlo. Penso che sia scritto davvero bene, una bella penna quella di Mimmo Gangemi, ma non mi ha preso soprattutto perché non sono riuscita ad empatizzare nemmeno con un personaggio. Spazia tra diversi temi tra cui i centrali risultano l’emigrazione, le credenze e tradizioni di quel tempo, legate in maniera esagerata a superstizione e religione, il ruolo patriarcale dell’uomo, le guerre. Il pregiudizio. Tutto ciò raccontato in modo lento (al contrario di molte recensioni che ho letto che lo definivano scorrevole). A risollevare un po’ i toni spenti del libro c’è un capitolo in particolare, quello in cui si parla della morte della piccola Antonia, che ho trovato commovente e, a tratti, avvilente per quella che è stata la reazione di Giuseppe, letteralmente devastato dal dolore tanto da perdere la lucidità e riversare la collera su chi gli sta intorno. Poi si risprofonda nella lentezza, fino all’ultima parte del libro che è stata abbastanza interessante. Mi dispiace molto, avevo riposto delle belle aspettative su questo libro. Proverò comunque a dare una seconda chance a questo autore perché stilisticamente merita.

bellissima saga familiare, dalla parte degli umili

Bellissimo libro appassionante e scorrevole. Complimenti all'autore