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Anno edizione: 2023
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E' il racconto del declino e dello sfascio della famiglia Golovlëv, ricchi proprietari terrieri russi. La vicenda si svolge nel tempo in cui viene abolita la servitù della gleba, che determinò non pochi sconquassi nella società russa. A capo della famiglia Golovlëv c'è Arina Petrovna, madre di quattro figli: Annuska, Stepan, Porfirij, detto Juduska, ma anche sanguisuga, che rivestirà un ruolo sempre più rilevante nel corso del romanzo e, infine, c'è Pavel, il più giovane. A questi, dopo la morte di Annuska, si aggiungeranno le sue due figlie gemelle, Annin'ka e Ljubin'ka. Verso la fine del romanzo, quando Annin'ka si rifugerà nella casa maledetta dei Golovlëv , ormai gravemente ammalata, sopraffatta dalla crudeltà della vita, dopo " un'esistenza disordinata, tutta stordimento", ripensando alla nonna Arina dirà: "invece di pane, una pietra, invece di ammaestramenti, busse; come variante rimbrotti e male parole: mangiaufo, parassita, pezzente, ladruncola". In quella casa, ormai, vive solo lo zio Juduska, la cui mente vacilla da un delirio all'altro. "Dovunque andasse, da tutte le parti, da tutti gli angoli di quella casa maledetta, gli pareva strisciassero fuori le sue vittime...Ovunque vedeva aggirarsi i fantasmi dei suoi famigliari, "tutti intossicati, dissoluti, sfiniti, rosi, grondanti sangue...E al disopra di tutti questi fantasmi ne volteggiava uno vivo, e questo fantasma è proprio lui, ultimo rappresentante di una stirpe bacata!" E' un romanzo bellissimo, al pari di "Fatti d'altri tempi nel distretto di Posechon'je", sempre dello stesso autore, che sa esplorare in profondità i lati più oscuri dell'animo umano dove si annidano l'avidità, l'ipocrisia, la crudeltà, la falsità religiosa...
Un giorno cercherò di capire perchè mi piace la letteratura russa dai grandi capolavori ai libri meno pretenziosi. Questo è uno di quelli. Non ha l'ambizione introspettiva dei maestri. La storia non ha gran importanza . Ma il tratteggio dei caratteri 'russi' è ottimo. Leggevo che i personaggi russi non sono ipocriti perchè per essere ipocriti bisogna simulare dei valori che non esistono. Nessun personaggio si salva . Chi è carnefice diventerà vittima. Il bisogno influenza tutto e tutti obnubilando gli affetti laddove dovrebbero esserci per legge di natura. Si lascia leggere.
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