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Vincitore dell'Independent Bookshop Week Awards. Finalista al Woman's Prize for Fiction. Finalista al Costa Book Award.
La guerra di Troia raccontata da Briseide, la schiava di Achille. Un romanzo memorabile e sovversivo, in cui Pat Barker dà voce alle donne relegate nelle retrovie della Storia.
Tra i migliori libri dell'anno per The Times, The Economist, Financial Times, New Stateman, Washington Post, Vanity Fair.«La potenza della denuncia di Carla Palmieri supera l’età del bronzo, oltrepassa il mito, arriva fino a noi e ci fa ripiombare nel passato» - La Lettura
Quando Lirnesso viene conquistata dai Greci, Briseide, sopravvissuta al massacro della sua famiglia, viene portata via dalla città come un trofeo e consegnata ad Achille. A diciannove anni diventa concubina, schiava, infermiera, assecondando qualunque necessità dell'eroe splendente. Ma non è sola. Insieme a lei innumerevoli donne vengono strappate dalle loro case e consegnate ai guerrieri nemici. Ed è cosí che confinate nell'accampamento – e nella tenda di Achille – Briseide e le sue compagne assistono alla guerra di Troia e raccontano ciò che vedono. Episodi entrati nel mito, ma anche quelli che non sono stati registrati dalle cronache ufficiali perché legati alla miserabile vita delle ragazze. Da Agamennone a Odisseo, da Achille a Patroclo, da Elena a Briseide, Pat Barker racconta la guerra piú famosa di tutti i tempi dal punto di vista delle donne.Romanzo attualissimo nonostante si parli della guerra di Troia. Diario dei fatti visti da Briseide, protagonista femminile. Scrittura molto piacevole, o almeno la traduzione lo rende avvincente e piacevole a leggersi. . Lo consiglio , assolutamente. Il libro riporta indietro nel tempo o nello spazio? sarebbe interessante farlo leggere nelle scuole.
Pat Barker, con uno stile asciutto e lineare, costruisce un romanzo che potrebbe definirsi quasi sovversivo poiché da voce alle donne relegate nelle retrovie della Storia e di cui nessuno si è quasi mai occupato. Si tratta di un romanzo estremamente crudo e forte in cui la guerra e la condizione della donna viene raccontata senza inutili edulcorazioni ma con una schiettezza quasi brutale. Il personaggio di Briseide è dotato di mille sfaccettature: forte, combattiva ed estremamente lucida nella sua sofferenza. Non dimentica il passato, la sua famiglia trucidata, quella che era la sua vita prima della guerra. Ma è consapevole che deve trovare anche il modo di sopravvivere nella sua nuova condizione arrivando anche a piccoli compromessi. Attraverso la sua voce conosciamo meglio anche Achille: dapprima l’eroe feroce e spietato che tutti conoscono. E poi l’uomo, con le sue sofferenze, le sue mancanze, le sue premure seppur non apertamente rilevate. Grande importanza ha il mare in questo romanzo: per Briseide l’abbraccio del mare è purificatore, le ricorda l’abbraccio delle persone che ha perso. Per Achille è lo strumento che lo lega a sua madre, Teti, che lo ha abbandonato da bambino per tornare nel suo habitat naturale. Ed il mare, con la sua forza impetuosa e con i suoi fondali oscuri, rappresenta il fattore che accomuna i due protagonisti quasi indiscussi di questo romanzo. Tutto quello che ho detto finora dimostra anche come il fattore psicologico sia onnipresente e centro pulsante di tutto il romanzo, dando quello sprint in più ad una narrazione già di per se quasi perfetta. Il silenzio delle ragazze di Pat Barker è una perfetta rivisitazione del mito troiano, una voce fuori dal coro che rispetta la Storia dando solo un ulteriore punto di vista che non sia quello ormai obsoleto degli uomini.
La silenziosa Briseide diventa la voce narrante di un testo di piacevole lettura che restituisce la storia del conflitto troiano dal punto di vista dei vinti. Lo sguardo di una donna, di una prigioniera indaga il mondo femminile all’interno dell’accampamento acheo, ma si sofferma, con eguale intensità, anche sugli eroi, sugli invincibili signori della guerra.
Recensioni
Un libro perfetto per tutti coloro che si vogliono approcciare alla letteratura con un’ottica femminista. La storia dell’Iliade nell’ultimo libro di Pat Barker Il silenzio delle ragazze, viene narrata dalla prospettiva della schiava Briseide.
Odisseo, Achille, Agamennone e tutti quei personaggi che fino a oggi siamo stati abituati a considerare eroi eterni, in questo straordinario romanzo assumono tutti i tratti della bestialità maschilista delle epoche antiche durante la guerra. Violenza, stupri, schiavitù, rabbia e vendetta vengono raccontati con grande forza, mostrando un’immedesimazione psicologica che cattura il lettore risucchiandolo dentro pagina.
Lo stile pungente e ficcante dell’autrice riecheggia in tutto il libro, lasciando il lettore con l’amaro in bocca e rappresentando alla perfezione il contrasto interiore di Briseide divisa tra l’odio e l’empatia verso i suoi aguzzini. In questo romanzo viene portato a compimento il ritratto di un’umanità ricca di sfumature e zone grigie che rendono l’esperienza di lettura assolutamente realistica e accurata.
La storia non ha lasciato diritto di replica alle donne: in questo libro loro non cederanno la parola a nessun altro.
di Isabella Poretti
Si ringrazia il Master Booktelling
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