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Questo volume, nella forma di un'incalzante (e appassionata)inchiesta giornalistica, trascina il lettore negli scenari postmoderni in cui si è strutturata - in alcune città italiane - una nuova modalità del consumo di sostanze psicoattive (lecite e illecite): il sistema-Milano (in contrapposizione al sistema-Scampia, dal nome del quartiere di Napoli, dominato da un modello fortemente verticistico e gerarchico della distribuzione delle droghe illecite). Il dato più interessante emergente dall'inchiesta di Calderoni è che il sistema-Milano (cioè il nuovo modello emergente del consumo di droghe) è pervasivo e onnipresente, fondato sulla costruzione d'una rete che, per così dire auto-apprende di continuo e che, quindi, si va rinforzando ed irrobustendo proprio in corrispondenza di quelle interazioni tra i diversi protagonisti maggiormente percorse (a somiglianza di quanto avviene in Internet). Si tratta d'una rete di consumatori che si fanno, nello stesso tempo, promotori del consumo e "spacciatori": una rete in cui nessuno è indispensabile e tutti sono sostituibili. Dai diversi personaggi intervistati si comprende bene che il consumo di cocaina e di altre droghe ricreative e performative è sempre più legato ad esigenze di "facciata", di "moda", di "omologazione", di voglia di essere "trendy" e che, sempre di meno, incidono nella scelta di farne uso elementi personali precedenti, dal momento che la droga "ti viene incontro" e "ti viene praticamente sbattuta in faccia". Secondo le testimonianze rese nel corso dell'inchiesta, risulta evidente che è sempre più difficile poter dire di no e che dunque tutti i modelli tradizionali di prevenzione centrati sull'acquisizione della capacità di dire "No!" sono prima o poi inevitabilmente destinati a fallire (e che, nel presente, mostrano ormai la corda). Il modello-Milano indica che è in atto un processo di trasformazione dei consumi che vedono in testa a tutte le diverse sostanze la cocaina come droga "normalizzata" all'interno di una dinamica di consumo, tipo supermercato.
vero, vivace, toccato con mano. leggendolo sembra di essere là, in tutti i luoghi in cui è stato l'autore. racconta lati dell'uso delle droghe che non immaginavo. ma soprattutto aspetti della vendita che fanno paura. vivamente consigliato a figli e genitori
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