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Lo consiglio: è un romanzo appassionante, che inchioda il lettore alla pagina. Ci si affeziona ai personaggi ed ai loro mondi che si intrecciano: quello pieno di lusso della ex top model, bellissima e ricchissima, con una misteriosa cameriera orientale; e quello della famiglia di Alice, la ragazzina scomparsa da un paesino nell'hinterland di Sydney da cui prende le mosse la vicenda. Si respira un'aria esotica in queste pagine, ambientate in Australia, ma allo stesso tempo un'aria di casa: veniamo portati dall'altra parte del mondo - in un mondo a testa in già, sembra dirci la bella copertina - ma la storia potrebbe tranquillamente svolgersi qui da noi, tra magnati della comunicazione e un jet set un po' squallido ed ovunque uguale. Insomma: un libro bello e seondo me originale, scritto in maniera molto accurata.
"Sopravvissuti al Natale", di Maria Fernanda Mancuso, è un romanzo cinematografico: i personaggi, visivamente caratterizzati, si animano e si muovono come se nel libro ci fossero illustrazioni. I cattivi sono numerosi, i buoni pochissimi. Inizia con la sparizione di una ragazzina, ma il vero responsabile non sarà punito dalla giustizia, ma vittima di una vendetta privata. Molto efficace è la figura di Alain Lemercier, proprietario di una catena di istituti di bellezza dietro i quali si nascondono loschi traffici. Corrotto e corruttore, tiene in pugno le persone più potenti, altolocate e insospettabili di Sydney e dintorni, sfruttando i loro vizietti. In passato era il factotum di Roger Moore, uno degli uomini più ricchi d'Australia, morto vent'anni prima, che ha fatto fortuna grazie al suo aiuto, senza curarsi troppo dei mezzi. Lemercier gli deve molto: non dimentica che Moore gli ha pagato gli studi di avvocato, aiutandolo a mettere insieme una fortuna. Dunque è rimasto molto legato alla sua memoria e di conseguenza sente di avere verso di lui un debito di sangue; perciò asseconda qualsiasi desiderio della vedova, la ricchissima Greta MacDowell. Sbagliando, naturalmente. Anche la figura di Mildred, la domestica di Greta, è valida, e anch'essa sbaglia, considerandola una mera esecutrice di ordini; Mildred infatti le darà la dimostrazione di essere in grado di pensare e di intessere trame, e riuscirà a ribaltare i ruoli: ricattandola, diventerà lei la padrona, e Greta la serva. Il romanzo è fitto di personaggi, efficacemente descritti; la trama, credibile, rispecchia situazioni estremamente reali. "Sopravvissuti al Natale", dunque, è ambientato agli Antipodi. Ma si sa, tutto il mondo è paese, e ovunque possono succedere le stesse cose. Specialmente se c'è di mezzo il potere. La struttura narrativa è ben congegnata: vale davvero la pena di leggerlo.
Sopravvivere al Natale: quante volte abbiamo sentito questa frase? Di solito, sopravviviamo al Natale uscendo indenni da pranzi luculliani, gomito a gomito con una miriade di lontani parenti visti una volta nella vita, che se incontriamo per la strada riconosciamo a malapena. E dopo il Natale la vita continua secondo le nostre solite abitudini. Ma non in questo romanzo. In "Sopravvissuti al Natale", un thriller coinvolgente con spruzzatine di noir, dopo quel Natale niente sarà più come prima. Il romanzo è ambientato in un assonnato paese non lontano da Sydney, il classico posto in cui non succede mai niente. La sparizione di una ragazzina, vittima di un laido individuo, dà il via a un appassionante intreccio, e il grosso pasticcio succede nonostante la famiglia sia composta soltanto da due persone: una ricchissima ex top model e il figlio ventenne che torna a casa per le vacanze natalizie portando con sé un amico, che non soltanto è il suo insegnante di università, ma appartiene all'oscuro, inconfessabile passato della madre. Il colpevole viene smascherato grazie alla fitta rete di controllo che esiste nel piccolo paese, dove tutti sanno tutto di tutti. Questo romanzo dimostra come, talvolta, le persone arrivate all'apice della ricchezza si credano onnipotenti: perciò abbassano la guardia e diventano facili prede di personaggi senza scrupoli, che come avvoltoi sono pronti a planare su di loro. E come semplici coincidenze possano influire negativamente sul destino di noi tutti. Ma forse non si tratta di semplici coincidenze, forse tutto sta scritto, e la nostra vita è alla mercé di forze oscure che la modificano a proprio piacimento. E alle quali non possiamo opporci.
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