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Di che sostanza sono fatti i sogni? È la vita reale che determina quella notturna durante il sonno o avviene il contrario? E i sogni sono davvero un valido strumento terapeutico per risalire alle radici di un trauma? Una guida attraverso i segreti della mente per scoprire affascinanti e i simboli nelle immagini che produce: l'unico modo per conoscere davvero noi stessi.
«Il fascino del sogno, l'attrazione e la paura che incute, è così forte da essere al centro dell'universo simbolico dell'uomo, del suo destino.»
«Mi considero un esploratore alla ricerca delle sorgenti del sogno». Così Vittorino Andreoli si avventura in un'impresa affascinante quanto stimolante: un viaggio alla scoperta delle origini di un'esperienza da sempre al centro delle riflessioni umane. Se fin dall'antichità la dimensione onirica ha sedotto e allo stesso tempo spaventato, come porta d'ingresso a una dimensione spirituale e misteriosa, con l'affermazione della psicoanalisi il sogno è diventato il mezzo fondamentale per accedere all'inconscio, rivelare le nostre pulsioni e scoprire i traumi subiti e celati. Evidenziando ciò che lega il sogno alla memoria, al meccanismo difensivo dell'oblio e ai desideri, alla coscienza e al vissuto personale, l'autore ne fornisce un'interpretazione originale sulle tracce delle intuizioni di Freud ma indicandone gli errori o quanto delle sue teorie può ritenersi superato. Soprattutto, spiega lo psichiatra, non bisogna considerare quella tra mondo reale e mondo onirico una relazione a senso unico. L'esplorazione di Andreoli arriva infine a porsi una domanda fondamentale per il futuro dell'uomo: con il prevalere di un mondo virtuale globalizzato e di massa, corriamo il rischio che questo sommerga, o peggio cancelli, la funzione immaginativa del cervello?
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Andreoli, nel suo viaggio attraverso il mondo dei sogni, assegna un posto di rilievo a Freud che ha "spostato l'origine del sogno dal cielo (gli dei) all'interno dell'uomo", ovvero "ha ricondotto il comportamento dell'uomo a un organo, il cervello, e non più allo spiritualismo o all'animismo". Andreoli in questa sua esplorazione ci parla di rete di neuroni, di cervello plastico, di fase REM e non-REM, di oblio (rimozione secondo Freud), di soddisfazione dei desideri...Per affermare "che il sogno, che è prodotto dalla mente, viene depositato nelle memorie nello stesso modo di un evento osservato nella veglia. Ciò rende comprensibile che si possa considerare il sogno come un'esperienza" al pari delle esperienze della veglia per quanto riguarda la partecipazione affettiva ed emotiva.
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