L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Veramente brutto. Lentissimo. La visione è solo tempo perso. La Stewart non basta a risollevare il film.
Deludente ritratto di una principessa icona
Quella che dovrebbe essere una meravigliosa tregua natalizia con i suoi figli diventa per la principessa Diana una tremenda successione di obblighi indesiderati. Mentre il rapporto con il Principe Carlo va disfacendosi sempre di più, Diana è costretta a giocare il ruolo implacabile della moglie amata e fedele, di fronte ai paparazzi che seguono ogni sua mossa. Il geniale Pablo Larraìn si concentra su un arco temporale ridotto per sviscerare al meglio l’indole elegante e umana di Diana, attributi caratteriali spesso trascurati quando si analizzano figure storiche del genere. E’ un ritratto di Lady D che assume valore nell’effetto che ha sullo spettatore, che non la vede più come un mito, ma come una donna che ha dovuto affrontare le sue paure più reali. Si elimina la necessità di essere all’altezza della sua importanza sociale e culturale, per entrare in un vortice emotivo e fragile di ciò che ha significato per questa donna confrontarsi con la stessa famiglia reale britannica. Per questo motivo, il peso drammatico del film è sostenuto quasi interamente da Stewart, che trionfa totalmente all’interno della cornice filmica. Il grande lavoro di artigianato dell’immagine, che ha caratterizzato le precedenti opere di Larraìn, fa splendere "Spencer" ancora di più: in questo caso, sfrutta l'insofferenza legata alla regalità per mettere a punto una perfetta metafora della gabbia dorata. La fotografia non risparmia alcun dettaglio, con attenzione alla posizione, all’illuminazione e all’impatto che la figura di Diana ha sullo spettatore. E’ l’immagine in sé a raccontare la storia, con una poesia visiva e artistica che afferra lo spettatore senza alcuna esitazione. La costante fissazione per la pomposità di cui vive la messa in scena, nei particolari del cibo e del vestiario, servono a ricalcare il delicato tormento di un animo in subbuglio, il crescendo di un battito sonoro che vive di forza travolgente combinata a un’energia vitale mesta e sommessa.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore