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Anno edizione: 2024
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«Uno fra i romanzi migliori, fra i più sinceri, fra i più commoventi del nostro tempo». - William Faulkner
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"Fine di una storia" è stata per me una lettura un pò complicata da portare avanti, mi ha posto molti quesiti, ha scaturito in me molte domande. . Quando viviamo una relazione, qualsiasi essa sia la sua natura, siamo disposti veramente a rinunciare alla propria felicità per rendere felice l'altra persona? . Sebbene sulle prime la relazione clandestina tra Sarah e Beandrix, far storcere il naso e alludere alla classica storia di tradimento, alla lunga quest'ultima sembra rivelarsi tutt'altra cosa. . Questa relazione non è fatta solo di bugie, tradimenti e passione, ma anche di sacrificio, di rinuncia di sé stessi per l'altro. . So bene che queste mie parole possano scaturire pareri molto contrastati a chi legge, ma rimango vaga per non togliere il piacere della lettura e della scoperta. . Conta poche pagine, prendetevi del tempo e immergetevi in tempi non felici come la Seconda Guerra Mondiale e vi assicuro che vivrete di tutto, eccetto la guerra in sé.
Avevo molte aspettative prima di leggere questo romanzo sulla scorta di precedenti letture, in primis "Il treno per Istanbul". Purtroppo aspettative andate largamente deluse avendo trovato questa vicenda di una banalità sconcertante, il classico triangolo in versione macabra, dove la morte della protagonista femminile assume la forma quasi scherzosa ed inverosimile, frutto di una uscita sotto in diluvio della poveretta. Siamo lontani anni luce dall'instrospezione di un Marias che, in vicenda quasi analoga, ci ha regalato ben altre sensazioni e profondità, oltre ad un pathos che invece Green neanche sfiora...
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