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Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2015
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Quattordici storie famose, appartenute alla lettura mondiale di ogni epoca, sono state riscritte e aggiornate ai giorni nostri da Giovanni Arpino (1927-1987), e vengono riproposte ora dalle edizioni torinesi Lindau. Si tratta di favole e di romanzi classici, in cui i celeberrimi protagonisti assumono ironicamente tic e atteggiamenti mentali contemporanei, sbeffeggiando così sia la tradizione sia le mode, i comportamenti e le ideologie in uso oggi. Abbiamo perciò un Don Chisciotte fanatico che non combatte più i mulini a vento, ma si trasforma in implacabile giustiziere di evasori, corrotti e industriali inquinatori, procurandosi una serie di denunce e processi per stalking. C'è una Lolita invecchiata e grassa, ballerina in un night di New Orleans, che non rinuncia però alle infantili calzette bianche e continua a cercare il suo Humbert. Ritroviamo sì Cappuccetto Rosso, ma sposata con il guardiacaccia, e diventata una casalinga aggressiva e scontenta, che gode nel calpestare la pelle del lupo ridotta a tappeto puzzolente e tarmato. Faust veste i panni viennesi di Freud per scandagliare l'inconscio del diavolo, Sandokan intervistato alla tv esprime il desiderio di dirottare un aereo, Tarzan si umilia come cavia-servitore di uno scimpanzé illustre scienziato, Achab arpiona non la balena bianca ma il regista che lo tormenta nelle riprese di un film. Persino Don Rodrigo si trasforma in vittima, e rimpiange la "sciocca impresa... con quella oscura contadina dai capelli lisci, le mani impacciate, lo sguardo obliquo, vittima d'ogni tremore di foglia". E Pinocchio, dopo aver immobilizzato la fata turchina in un tronco d'albero, si dà ai bagordi notturni con Lucignolo. Sono quindi tutti personaggi sopravvissuti al loro ruolo, che tornano a vivere sognando un riscatto, una vendetta, una consolazione. Ma soprattutto desiderano liberarsi da un cliché sedimentato negli anni, o addirittura nei secoli.
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