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La stupidità fotografica
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stupidità fotografica
Ando Gilardi (1921-2012) è stato un pioniere degli studi italiani sulla fotografia e il fondatore della Fototeca Storica Nazionale. Partigiano, giornalista e fotoreporter nell'Italia degli anni cinquanta, precursore dei tempi, ricercatore e artista digitale, Gilardi è da sempre una figura controversa, provocatoria e poco in linea con l'ortodossia dei salotti della fotografia ufficiale, ma con un'ampia base di appassionati lettori che lo hanno seguito fedelmente nelle sue pubblicazioni, mostre e spiazzanti incursioni nei social network. Autore di testi sulla storia della fotografia tra cui: "Storia sociale della fotografia" (1976), "Wanted!" (1978), "Storia della fotografia pornografica" (2002), "Meglio ladro che fotografo" (2007), ha anche creato le riviste "Photo 13", "Phototeca", "Storia Infame."
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Informazioni:
<p>Prima edizione. Collana "Il punto", 10 - Brossura editoriale con bandelle, 107 pagine con alcune illustrazioni in bianco e nero nel e fuori testo. Occasionali sottolineature a penna, peraltro copia ben tenuta e pi&ugrave; che accettabile -- Ando Gilardi (1921-2012) &egrave; stato un pioniere degli studi italiani sulla fotografia e il fondatore della Fototeca Storica Nazionale. Partigiano, giornalista e fotoreporter nell'Italia degli anni cinquanta, precursore dei tempi, ricercatore e artista digitale, Gilardi &egrave; da sempre una figura controversa, provocatoria e poco in linea con l'ortodossia dei salotti della fotografia ufficiale, ma con un'ampia base di appassionati lettori che lo hanno seguito fedelmente nelle sue pubblicazioni, mostre e spiazzanti incursioni nei social network. Autore di testi sulla storia della fotografia tra cui: "Storia sociale della fotografia" (1976), "Wanted!" (1978), "Storia della fotografia pornografica" (2002), "Meglio ladro che fotografo" (2007), ha anche creato le riviste "Photo 13", "Phototeca", "Storia Infame."</p>.
Immagini:
Pagine:
107 p., ill. , Brossura
EAN:
9788860101051
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iu7gsn
14 novembre 2019
Complicato per un fotoamatore leggere un libro del genere. Purtroppo dietro i tanti PH in calce alle foto sgranate, si nascondono frustrati con i loro zoom, che mal digerirebbero un libro del genere. Gilardi è oltre. E' storicamente una voce dissonante del panorama fotografico italiano e nutro anche dubbi sulla paternità delle rarissime foto che dichiara sue, ma insegna a leggere con un reset drastico, tutto quello che si produce in foto. Solo toccando il fondo della Patterson, scusate, del barile, si capirà se ci sono foto buone o foto solo belle.
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Tina
19 settembre 2019
Ho poco apprezzato questo libro che si sviluppa in un dialogo tra l'autore Gilardi e Patrizia Piccini ironizzando su alcuni aspetti della fotografia, alcuni tratti li ho trovati un pò pesanti, invece alcuni discorsi mi sono trovata in disaccordo
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