L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +10 punti
Promo attive (0)
In una Vigàta ancora scossa, all'indomani dell'entrata in guerra dell'Italia al fianco della Germania di Hitler, si consuma la scenografica morte di don Emanuele Persico, fascistissimo notabile del paese. Si sprecano da più parti le lodi e le celebrazioni del caro estinto, e saranno due solerti amici del morto a consolare la giovane e seducente vedova, promuovendo la petizione per intitolare una via allo stimato don Manueli. Testimonianze del passato però ritorneranno per dipingere un ritratto del defunto ben diverso da quello roseo ed onorabile noto a tutti. E l'affissione della targa commemorativa si trasformerà da motivo di vanto ad una gran camurria per tutta la comunità. Camilleri ci delizia con una spassosa commedia dell'assurdo, che con soave ironia e fredda precisione cesella il parassitismo e l'ipocrisia che si annidano dietro il più solido simulacro di rettitudine umana.
Geniale Camilleri. Poche pagine in cui è sintetizzata la sua ironia, l'immediatezza delle idee e la storia vista da una prospettiva nuova, esilarante e sconcertante allo stesso tempo.
Simpatico racconto che, attraverso l'ironia e la maestria del geniale Camilleri, pone l'accento sul fenomeno dei "cambiacasacca". Sebbene la trama si dipani interamente in periodo bellico, la critica sociale tinteggia un affresco sempre attuale in cui, una minoranza elitaria e perbenista (ma anche gretta e provinciale quando si tratta di tornaconto personale), si trova a dover decidere quale dedica far seguire alla targa del titolo. Lo consiglierei a pieni voti, se non fosse per la lettera che Giuseppina Torregrossa scrive al maestro a fine racconto, che mi ha ricordato quando alle elementari allungavo i temi senza argomenti di cui parlare... tradotto: una palese operazione volta ad aumentare la foliazione del libercolo e di conseguenza il prezzo, che di per se è già esagerato. Valutate Vobis!
Recensioni
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore