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Tempi difficili. Ediz. integrale - Charles Dickens - copertina
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Tempi difficili. Ediz. integrale

Descrizione


Scritto intorno alla metà dell'Ottocento, "Hard Times" è uno dei romanzi più rappresentativi dei poderosi cambiamenti nel modo di produrre e di lavorare che vanno sotto il nome di rivoluzione industriale. Esso pone al centro di uno sfaccettato intreccio narrativo la vita di patimenti e di impotente ribellione di due operai, Stephen e Rachael, non più giovanissimi. La loro vita non-vita si consuma nella simbolica città di Coketown, una città fittizia dietro la quale occorre individuare però la città di Preston, vicino Manchester, colta in un momento storico-sociale determinato, quello dei drammatici scioperi che vi ebbero luogo tra il 1853 e il 1854.
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Dettagli

2010
Tascabile
27 maggio 2010
288 p., Brossura
9788854120334

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niki
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'Tempi difficili' è considerato un romanzo 'minore' di Dickens e, anche se negli ultimi anni se n'è proposta una rivalutazione come romanzo sociale, personalmente lo trovo molto lontano da testi quali 'Grandi speranze' o 'David Copperfield'. Non riesco a vedere questo scritto staccato dalla sua genesi di 'romanzo a puntate', nato per far vendere il giornale dello stesso Dickens e strutturato con la precisa intenzione di tenere avvinto il lettore. C'è, a mio avviso, troppo gusto per il melodramma che, a volte, in questo importante scrittore, diventa esagerato tanto da risultare inverosimile e stucchevole. La distinzione tra i poveri che incarnano l'umiltà e l'onestà, e i ricchi politici e industriali di Coketon che sono, al contrario, concentrati su se stessi e sul profitto, è netta e senza sfumature, funzionale a un romanzo 'per tutti' molto poco per descrivere uno spaccato di realtà. Come sempre, i personaggi sono godibili nella loro caratterizzazione che si fonde con la loro caricatura; l'ironia della scrittura è l'altro, costante, punto di forza di uno scrittore che non si può fare a meno di immaginare divertirsi, durante il processo di creazione, al pensiero di 'Chissà che faccia faranno i miei lettori'. Le descrizioni dei problemi della classe operaia in una cittadina industriale restano a livello di coreografia e non di denuncia vera e propria, come, pare, fosse nelle intenzioni dell'autore. Interessante la critica dell'utilitarismo, attraverso l'educazione di una generazione di bambini al solo ossequio dei fatti. Bello ma non eccezionale.

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Charles Dickens

1812, Portsmouth

Charles John Huffam Dickens è stato uno scrittore, giornalista e reporter di viaggio britannico. Nacque a Portsmouth nel 1812 ma si trasferì ben presto a Londra dove visse fino alla sua morte, nel 1870. I nonni paterni erano stati domestici presso famiglie della nobiltà; il nonno materno, colpevole di appropriazione indebita, s’era sottratto all’arresto con la fuga. Nel 1824 il padre, un modesto impiegato con gusti e abitudini superiori alle sue possibilità, fu rinchiuso per debiti nelle carceri londinesi di Marshalsea e il piccolo Charles, interrotti gli studi, venne messo a lavorare per sei mesi in una fabbrica di lucido per scarpe. Questa precoce esperienza di miseria, umiliazione e abbandono (anche dopo la scarcerazione del padre, la madre aveva...

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