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Si tratta di un capitolo isolato e singolare nella lunga discografia del gruppo, un tentativo di cavalcare il Flower Power e di darsi al pop psichedelico d'ispirazione lisergica. Tutte le canzoni sono composte da Jagger/Richards tranne “In Another Land” composta da Bill Wyman. L'album ottenne buoni riscontri di vendita immediatamente dopo la sua pubblicazione, posizionandosi al numero 3 delle classifiche inglesi ed al numero 2 delle classifiche americane, anche se le vendite calarono precipitosamente dopo pochissimo tempo. A causa di vicissitudini giudiziarie, raramente l'intera band fu presente in studio nella sua interezza all'epoca della registrazione dell'album. Nondimeno le sessioni furono alquanto caotiche data la presenza di ospiti che i membri del gruppo si portarono appresso e proprio per la frequente assenza di Jagger o Richards impegnati nel loro processo, Bill Wyman compose In Another Land, pubblicata in seguito come primo singolo estratto dal disco. L'album che all'epoca fu il primo (e unico) disco prodotto dagli stessi Stones, venne recensito dalla critica come un pretenzioso e maldestro tentativo di scopiazzare Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles. L'adesione al movimento flower power da parte di Jagger e Richards fu breve e momentaneo, già nel 1968 gli Stones sarebbero tornati alle atmosfere blues che meglio si confacevano loro. L'album è stato ingiustamente sottovalutato (è solo al primo ascolto che non piace) e nonostante le pessime critiche dell'epoca la reputazione dell'album è cresciuta nel corso degli anni. Canzoni come Citadel, She's a Rainbow e 2000 Light Years from Home sono state reinterpretate da numerosi giovani gruppi rock.
Their Satanic Majesties Request è un album pubblicato nel dicembre del 1967. Si tratta di un capitolo isolato e singolare nella lunga discografia del gruppo, un tentativo di cavalcare il Flower Power e di darsi al pop psichedelico d'ispirazione lisergica. Tutte le canzoni sono composte da Jagger/Richards tranne “In Another Land” composta da Bill Wyman. L'album ottenne buoni riscontri di vendita immediatamente dopo la sua pubblicazione, posizionandosi al numero 3 delle classifiche inglesi ed al numero 2 delle classifiche americane, anche se le vendite calarono precipitosamente dopo pochissimo tempo. A causa di vicissitudini giudiziarie, raramente l'intera band fu presente in studio nella sua interezza all'epoca della registrazione dell'album. Nondimeno le sessioni furono alquanto caotiche data la presenza di ospiti che i membri del gruppo si portarono appresso e proprio per la frequente assenza di Jagger o Richards impegnati nel loro processo, Bill Wyman compose In Another Land, pubblicata in seguito come primo singolo estratto dal disco. L'album che all'epoca fu il primo (e unico) disco prodotto dagli stessi Stones, venne recensito dalla critica come un pretenzioso e maldestro tentativo di scopiazzare Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles. L'adesione al movimento flower power da parte di Jagger e Richards fu breve e momentaneo, già nel 1968 gli Stones sarebbero tornati alle atmosfere blues che meglio si confacevano loro. L'album è stato ingiustamente sottovalutato (è solo al primo ascolto che non piace) e nonostante le pessime critiche dell'epoca la reputazione dell'album è cresciuta nel corso degli anni. Canzoni come Citadel, She's a Rainbow e 2000 Light Years from Home sono state reinterpretate da numerosi giovani gruppi rock.
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