Michele si forma artisticamente a Firenze, dopo i primi gruppi in bilico tra folk e canzone d’autore, nel 2006 è fra i finalisti dello storico Rock Contest di ControRadio, nel 2008 fonda insieme ad altri musicisti l’Orchestra del Rumore Ordinato. Pubblica due dischi: “Mestierante” nel 2009 e “La Terra” nel 2012”, di cui è cantante/chitarrista e autore, in bilico fra blues e psichedelia, ben accolti da pubblico e critica. Gira l’Italia in lungo e in largo con un’intensa attività live dividendo il palco con artisti del calibro di Hugo Race, Paolo Benvegnù, Luigi De Gregori, Gang, Tom Russel, Robyn Hitchcock, Massimo Bubola, Bocephus King e tanti altri. Nel 2012, partecipa al “Tenco Ascolta” alla tappa di Piombino e sempre con la band negli anni è ospite più volte del Buscadero Day e del Townes Van Zandt International Festival. Nel 2014 apre il concerto di Vinicio Capossela nella prima edizione de “La Sila suona bee”. Ora lo ritroviamo con un nuovo album “Torneranno I Poeti”, un disco amaro, sfacciatamente politico, che trova pace soltanto nell’amore; che resta una parola abusata, ma talmente potente da essere utilizzata soltanto una volta in tutto il disco. Nove canzoni con un solo auspicio; quello di dare spazio al pensiero, alla poesia, alla lentezza, da qui il titolo. Un disco folk a tinte fosche, dove il suono, i ritmi e le storie del sud, piano piano si fanno spazio, ma “l'incantesimo metropolitano” è ancora presente. Tanti i musicisti che hanno fatto parte del progetto: Davide Calabretta, Giovanni De Sossi, Gianfranco De Franco che ha curato gli arrangiamenti dei fiati, Fulvio Renzi quello degli archi, Gianfilippo Boni. Ognuno di loro ha aggiunto la propria sensibilità con mestiere e talento. E poi sullo sfondo ci sono i maestri, i modelli, i mostri sacri: De Andrè, Nick Drake, Pablo Neruda e non solo loro naturalmente, ma è meglio che spari al bersaglio grosso per beccare qualcosa. E ancora le citazioni nascoste, ma non troppo. Il blues, il folk, e tutto quello che ne deriva.
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