Tre camere a Manhattan
- EAN: 9788845913815

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17/05/2020 16:29:02
Come il cuore di un uomo? Ho paura che la risposta sia affermativa. E' il più bello dei Simenon che ho letto (mi sono piaciuti tutti) e sembra che sia autobiografico. Quanta rabbia, quanta, mancanza di generosità e di vigore, quanta solitudine in queste bellissime pagine. Forse se le ragazze lo leggessero e vi ritrovassero (come è probabile) un po' del loro uomo scapperebbero a gambe levate dall'amore; e farebbero bene, ma naturalmente nessuna, piena di vita, può credere a tanta morte nel cuore di un uomo (spero non proprio di tutti ma temo che sia molto più diffusa di quanto si possa desiderare). Comunque è una "morte" bellissima da leggere in un romanzo.
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22/10/2019 14:14:20
Storia di una passione tanto dirompente quanto distruttiva, bruciante non solo per il suo essere repentina ma soprattutto per il fatto che si impossessa dei due protagonisti al punto da ossessionarli. Questa ossessione si estrinseca, per quanto riguarda la donna, in un atteggiamento volto a compiacere in tutto e per tutto l'amante, anche ai limiti della sottomissione, mentre per quanto riguarda l'uomo esaspera un sentimento così forte da condurlo in cerca di ricordi della vita di lei che alimentino la gelosia perfino retroattiva che lo possiede. Molto cupo nel suo sviluppo, questo romanzo lascia il lettore arbitro della sorte di questa storia d'amore: si conclude con una sorta di nuovo inizio, lascia intendere che il legame tra i due protagonisti abbia ancora un futuro ? Oppure si tratta solo di una suggestione indotta dalla lettura della prefazione, dalla quale si apprende che buona parte del plot ha matrice autobiografica ? Non saprei rispondere con convinzione, sono dibattutta. Quello che è certo, però, è che questo è quello, tra i "roman-roman" di Simenon che ho letto, in cui l'amore (in una delle sue molteplici sfaccettature) ha minore spazio. Il legame tra Frank e Kay, infatti, mi è sembrato fin dall'inizio non tanto il risultato di un moto sentimentale, quanto il prodotto della volontà di ciascuno dei due di appoggiarsi a qualcuno, di uscire da uno stato di solitudine così disperato da rendere preferibile perfino una storia incerta e balorda come quella che, alla fine del romanzo, pare appena iniziata tra i due. Quali prospettive possano avere questi due personaggi non saprei dire: entrambi così incapaci a vivere il proprio presente; entrambi consapevoli dell'utilitarismo che li muove ma non così sinceri dal confessarlo reciprocamente; entrambi così animati dallo sconforto che ipotizzare per loro un legame solido fondato sull'amore pare un atto di ottimismo immotivato.
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29/06/2016 20:59:26
Atmosfere cupe, solitudini, angoscia esistenziale. Ci si aspetterebbe una evoluzione che sia sorprendente invece la storia è, tutto sommato, scontata. La forza del libro, a mio avviso, risiede nella creazione delle ambientazioni che portano il lettore dentro il romanzo. Non credo possa reggere il confronto con il più stimolante "La scala di ferro" dello stesso autore.
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06/12/2014 13:18:12
Amo Simenon e ho letto tanti suoi romanzi brevi dando sempre il massimo punteggio, questa volta devo dire che mi ha deluso, storia molto tirata e spesso noiosa, personaggi stereotipati e francamente scollati dalla realtà, oltre a essere piagnoni e non simpatici. Pazienza, un piccolo incidente di percorso di un grande Autore.
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06/07/2014 15:30:17
E' un libro scritto molto bene?La trama angosciante,dura e allo stesso tempo molto dolce....Bravo Simenon...embè...ci mancava altro
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07/03/2014 09:43:20
la prima delusione che mi ha dato simenon!
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21/11/2012 14:42:18
Questo libro mi ha squarciato il cuore. Pochi autori hanno la capacità di guardare dentro l'anima degli uomini (e delle donne) come fa Simenon in "Tre camere a Manhattan". Raccontando un incontro casuale, la conseguente passione che scaturisce, la separazione e la nascita dell'amore fra due soggetti comuni in una New York plumbea, che ricorda i quadri di Hopper o il cinema di Hawks, Simenon raggiunge vette incredibili di realismo e romanticismo. L'uso che egli fa delle parole è oculato, il ritmo ondivago e i dialoghi taglienti e credibilissimi. La storia, a prima vista semplice e lineare, in realtà nasconde una grande complessità narrativa e psicologica. Capolavoro assoluto.
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06/04/2012 12:53:27
Il libro si apre con una scena irreale,kafkiana, assumendo via via toni più moderati. Personaggi a primo acchito irraggiungibili e misteriosi, si tolgono la maschera mostrando tratti umanissimi, debolezze umanissime. Un' accorta analisi sull' amore che, a mio avvisi, con il proseguire del (breve) romanzo perde di forza, tendeno sempre più all' inutilità. Paolo
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19/04/2011 14:23:26
Georges Simenon, uno scrittore tanto prolifico quanto bravo. Un genio. Questo romanzo ha una grande capacità di coinvolgere il lettore, è scritto in uno stile che da l'impressione di vedere un film in bianco e nero. Protagonisti sono due persone che si attraggono ed una città che respira e tossisce. Una lettura che non si dimentica anche a distanza di anni.
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27/11/2009 21:47:18
Ho amato questo libro dalla primissima pagina. Una descrizione così cruda e vivida di quel che può essere la vita senza amore, dell'assoluta necessità di trovarlo, della casualità (solo apparente!) di incontri bizzarri in notti che gelano l'anima, in metropoli anonime. E' l'amore che chiunque vorrebbe trovare, quel "rifugio" che è per sempre e che NON ha bisogno di mura. Grande Simenon! Consigliato a tutti quelli che sognano l'Amore, quello VERO.
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03/10/2009 11:05:33
è il primo libro di Simenon che leggo ed è stata una delusione. Sarà che non ho un gran feeling con la gelosia, sentimento perno del romanzo, ma mi sono annoiato tutto il tempo e l'ho finito solo perchè in treno non avevo altro da leggere. Nell'edizione in l'ho letto vi era una prefazione con un'intervista all'autore che si vantava di scivere in maniera semplice, "nella mia carriera ho usato solo 2000 parole". Beh, si sente. Si sente anche che è stato scritto in soli sette giorni. L'autore carica i personaggi, e soprattutto il suo alter ego Code, di una passione violenta. Una passione che però fatica a passare al lettore qundo manca un'affinità emotiva con la vicenda narrata. Insomma, un libro che potrebbe piacere ai gelosi o agli ex-gelosi, noia pura per gli altri.
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28/09/2009 17:50:39
"Gli andava incontro sorridendo, un sorriso ancora un po' timido e come impacciato, e lui ebbe l' impressione quasi sacrilega di assistere alla nascita della felicità" Lo riassumerei così.
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07/04/2009 18:50:37
questo è un libro che non mi ha per niente affascinato:noioso!
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24/06/2008 17:58:58
E' il tipico esempio di quegli intrecci umani che si creano nel giro di un tempo brevissimo, ma che diventano fondanti, caldi, preziosi. Non importa da quanto uno è presente nella vita dell'altro, ora è indispensabile.
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29/08/2006 09:13:44
Una delusione: ho trovato questo libro banale, noioso e volgare. Sarebbe questa una grande storia d'amore? Dio ce ne scampi! Il protagonista non ha nessun spessore, la donna ... mi ha lasciato un'impressione così negativa! E dire che ho sperato fino all'ultimo che ci fosse un riscatto dei due poveri personaggi, invece nulla, è finito ancora più banalmente di come è iniziato, proprio una delusione!
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23/04/2006 19:07:30
ho finito di leggere ieri questo libro, è il secondo di simenon che leggo.. la storia è carina anche se in alcuni punti mi angosciava.. quello che mi ha dato tremendamente fastidio è il personaggio femminile, kay.. l'ho trovato irritante e antipatico! ed è questo che mi fa dare un voto basso...
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28/12/2005 21:41:27
la storia di due persone, sole e disperate, che in una notte in un bar s'incontrano, e da quel momento per loro inizia una storia travolgente, d'amore e di gelosia, che trascinerà il lettore con loro per i locali notturni di Manhattan e le camere d'albergo. i personaggi ,sembrano essere vivi, e a noi, pare di camminare con loro lungo i marciapiedi di new york,scorrendo queste splendide pagine... da leggerlo e prestare alle persone care... ciao a tutti ...e buona lettura or dunque!!!
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14/12/2005 18:22:35
Non ho trovato questo libro per niente scorrevole...alla prima lettura. Poi ad un certo punto, quasi alla fine del testo stesso, mi si è aperta una finestra di luce e ho capito quel che avevo trovato, fino ad una pagina prima, irreale e quasi grottesco. Ho compreso che ciò che adesso può apparirci impossibile e spiacevole può essere vero e insostituibile in altre situazioni, come nel bel mezzo della solitudine. E dove si può essere veramente soli? Nel mezzo di una grande città. Kai e Francois possono non essere estremamente simpatici, e neanche molto virtuosi, ma sono soli, molto soli, si incontrano, hanno questa enorme fortuna di riscattare la loro decadenza e non la lasciano scappare. Kay fin dalla prima apparizione mi ha ricordato tantissimo Marlene Dietrich, e riconosco che l'autore l'ha descritta in maniera meravigliosa, tanto che nelle lettura sembrava di averla davanti. I movimenti lenti, la sigaretta sempre in bocca, il fascino decadente: una Marlene. Molto toccante la figura del sarto ebreo, colui che solo è rimasto.
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28/11/2005 10:10:50
Simenon, con questo romanzo, ha dimostrato di eccellere anche nel trattare la passione amorosa allo stato puro; il tema della solitudine, che fa da contraltare all'amore, conferisce alla narrazione una vena struggente, indimenticabile. Inoltre il tema trattato lo trovo di grande attualità: la difficoltà e la disperata necessità del cosiddetto "human touch" non è più che mai presente soprattutto tra i "metropolitani" contemporanei?
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02/09/2005 21:07:35
In realtà non pensavo ke potesse piacermi un libro... così. Ho "soltanto" 16 anni, ma questo libro mi ha davvero presa molto. È come se potessi sentire sulla pelle quei sentimenti, o forse è piuttosto voglia di sentirli per davvero... Due persone sole, che per caso si "trovano" ed è come se capissero subito che sarà per sempre... Dal nulla, quello ke per loro forse sarà tutto...
