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Totò organizza una fuga dal carcere con Aldo Giuffrè e si impossessa dei documenti di un turco diretto a Sorrento per assistere Don Pasquale, un signorotto commerciante di Sorrento. Il turco era stato convocato in quanto eunuco, e quindi adatto a stare accanto alla giovane moglie e alla bella figlia di Don Pasquale (Carlo Campanini) senza correre rischi. Ma la situazione diventa paradossale, perchè Totò è un donnaiolo, e si trova a suo agio con tante giovani e belle donne, anche mogli degli amici di Don Pasquale, peraltro marito molto geloso. Fino a quando si scopre l'equivoco...
Eduardo Scarpetta in chiave de Curtis... si potrebbe chiosare . Il nostro eroe impersona un uomo dalla forza ercule'a come pronuncia il Principe . Solito caleidoscopio di trovate,equivoci, non sense( " la donna e' mobile...ed io mi sento mobiliere ...),attorniato dai magnifici attori di cui l'artista napoletano amava circondarsi per ricreare sul set ,un luogo familiare . Non accenno minimamente alla trama che si dipana in modo meraviglioso , ma vorrei richiamare l'attenzione sul personaggio e sull'interpretazione del guappetto.... di cartone costruita da Enzo Turco , cui rivolgo un purtroppo postumo applauso per la sua altissima arte .
Cosa dire su questo vero e proprio cult movie... Beh, è il film di Totò che prediligo in assoluto (passando sopra alle differenze rispetto al testo originale di Scarpetta, 'Nu Turco Napulitano, del 1888), la quintessenza del principe della risata, del suo rapporto divertente e divertito con le donne (NON da sfigato, come certi altri comici). Senza dimenticare i caratteristi di classe che lo affiancano (non ultimo Carlo Campanini, un bravissimo attore ingiustamente sottovalutato). In poche parole, uno dei classici del cinema comico italiano.
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