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Tutti i vivi all'assalto. L'epopea degli alpini dal Don a Nikolajevka
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Tutti i vivi all'assalto. L'epopea degli alpini dal Don a Nikolajevka - Alfio Caruso - copertina
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Tutti i vivi all'assalto. L'epopea degli alpini dal Don a Nikolajevka

Descrizione


Nel luglio 1942 l'Armata italiana in Russia contava circa 230.000 uomini, più veicoli, carri, materiali vari e animali. Per il trasporto furono necessari duecento convogli ferroviari. In seguito all'offensiva sovietica del dicembre di quell'anno, cominciò una disastrosa ritirata che continuò per centinaia di chilometri nella sterminata pianura russa: ogni giorno duri combattimenti falciarono migliaia di soldati. Il resto, e fu il più, lo fece il gelo. Male armati, peggio equipaggiati, in condizioni disumane, 70.000 vennero fatti prigionieri: la maggior parte morì di stenti nei campi di prigionia.
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Dettagli

TEA
2005
Tascabile
16 giugno 2005
386 p., Brossura
9788850209125

Valutazioni e recensioni

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Daniele
Recensioni: 5/5

Molto buono, presenta di fatto l'andamento di tutti i reparti del Corpo d'armata alpino dal Don a Nikolajewka nell'inverno 1942-43. Talvolta è forse anche troppo fitto di notizie sulle varie compagnie e plotoni e su varie singole figure. Consiglierei la lettura a chi già conosca tratti ede eventi fondamentali della ritirata, altrimenti ci si potrebbe perdere. Lo stile a volta è più giornalistico che storiografico, ma rimane un'ottima panoramica su quella tragedia

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Tiktaalik
Recensioni: 4/5

Un racconto crudo sulla bruttezza della guerra, o qualcuno pensa ancora che ci sia bellezza nella guerra? Certo meglio non giudicare, si faceva buon viso a cattivo gioco per non incorrere in guai col regime. La rabbia e l'umiliazione accumulate si rifaranno con l'uccisione e lo scempio del cadavere del principale responsabile di tutto cio'. Lo stile di Caruso va preso per quello che e', lo scorrere incessante di una mole enorme di nomi e dati, che a taluni puo' non piacere e talvolta apparire retorico, ma che nel complesso esprime bene la realta' e il senso di quei giorni.

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Piero
Recensioni: 5/5

Sono un estimatore di Caruso per cui non mi dilungherò in critiche positive. Scrivo unicamente per ricordare che in questo libro viene trattata unicamente l'odissea russa del Corpo di Armata Alpini e cioè della Tridentina, della Julia e della Cuneense (200.000 uomini circa) e non di tutta la spedizione italiana. Spedizione italiana (ARMIR) che contava circa 600.000 uomini in tutto. In realtà la ritirata di tutto il corpo di spedizione è ancora più drammatica e complessa di quella relativa al solo corpo alpino i quali, seppur in maniera blanda erano cmq più attrezzati degli altri contro il clima rigido delle steppe russe.

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Conosci l'autore

Alfio Caruso

1950, Catania

Alfio Caruso (Catania, 1950), una laurea, una moglie, tre figli, una nuora, due nipotini, dopo quattro romanzi con Leonardo e Rizzoli si è dedicato con Longanesi alla storia italiana del Ventesimo secolo. Ne ha narrato l’escalation mafiosa (Da Cosa nasce Cosa, Perché non possiamo non dirci mafiosi, Io che da morto vi parlo, Milano ordina: uccidete Borsellino), l’abbondanza di misteri (Il lungo intrigo), i più importanti episodi della seconda guerra mondiale (Italiani dovete morire, Tutti i vivi all’assalto, Arrivano i nostri, In cerca di una Patria, Noi moriamo a Stalingrado, L’onore d’Italia, Salvate gli italiani). Con Einaudi ha pubblicato anche Willy Melodia e L’arte di una vita inutile, con Salani Breve storia d’Italia. Nel...

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