Gli Immergenti sono un gruppo di autori, una sorta di "officina letteraria" o "cantiere di storie", che hanno dato vita a un progetto collettivo di scrittura che assomma fantascienza cyberpunk e distopica + noir hard boiled + fumetti dei superoi + azione alla James Bond + valori etici e civili + serialità + crossmedialità e transmedialità, intesi come intreccio e diramazione di linee e trame narrative dal nucleo originario di una storia che viene poi sviluppata autonomamente da scrittori diversi e su media differenti. Il bestseller Hunger Games di Suzanne Collins è transitato con lo stesso spropositato successo dal libro al videogame al film. Quello di Baccalario è il primo di dodici titoli della serie Typos. Contro la K-lab, misteriosa e potentissima corporazione che vende menzogne e propaganda al soldo di governi corrotti, dittature, mafie, banche e finanza criminali, in una metropoli alla Blade Runner, lottano i Typos, "errori di battitura", "refusi", dotati di poteri straordinari che sono però anche difetti metamorfici che li fanno un po' simili ai Fantastici Quattro. Anche i Typos sono quattro, più il "cervello" della squadra che sta su un satellite geostazionario con occhi elettronici e una professoressa che dirige sul campo. Usano i più moderni mezzi tecnologici fin quando possono, per poi ritornare al passato, alla pubblicazione di un giornaletto ciclostilato in tipografie clandestine: controinformazione vs disinformazione. Nel primo episodio i nostri eroi smascherano, anche in pagine di autentica suspense, un sanguinario dittatore africano che provoca artificialmente la carestia nel suo paese con milioni di morti per avere aiuti internazionali che poi usa per comprare armi. Compare pure un misterioso e ambiguo personaggio dal volto mutevole e sfuggente il cui soprannome dà anche il titolo al secondo volume, Cartabianca, di Guido Sgardoli. Da undici anni. Fernando Rotondo
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