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Questo film, il cui titolo originale è un ben più affascinante ed efficace Hide and seek, è forse uno dei più terrificanti che abbia mai visto. “Terrificante” in questo caso assume una connotazione del tutto positiva: l’opera n° 37 di Sidney J. Furie è il thriller psicologico che più mi ha tenuto incollato allo schermo, che più m’ha fatto saltare sulla sedia, che più mi ha fatto spalancare la bocca per lo stupore da molto tempo a questa parte. Effetti terrore di questo tipo non sono dovuti a trovate sceniche raccapriccianti o ad agguati nel buio, ma ad uno script ineccepibile, ad una valida regia che crei la giusta tensione ed alla recitazione di attori straordinari. Questo film ha il merito di avere tutti questi ingredienti. Se Daryl Hannah e Bruce Greenwood non sono un gran che non è solo a causa delle loro capacità interpretative: il loro è il ruolo dei piccioncini a stelle e strisce, innamorati dai tempi del liceo e finalmente ad un passo dal diventare genitori… e così eccoli sdolcinatissimi prima, disperati e terrorizzati poi. Le vette del mestiere di attore le raggiungono invece l’insana accoppiata Vincent Gallo - Johanna Black (davvero straordinari), protagonisti di un amore delirante e pronti a tutto pur di essere una coppia – a detta loro - “normale”. Della trama non posso dirvi nulla, in quanto fin dall’inizio della storia ci sono colpi di scena originali ed intriganti. Per solleticare un po’ di più il vostro interesse posso dirvi che il film racconta del rapimento di persona più agghiacciante della storia del cinema, non per le violenze fisiche – ridotte davvero al minimo – ma per quelle psicologiche e per lo scopo che i rapitori si prefiggono: non lo scopo di lucro. Agghiacciante.
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