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L' ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci - DVD
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L' ultimo imperatore
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Descrizione


L'ultimo imperatore cinese, Pu Yi, conduce una vita di clausura fino all'età di tre anni e deve scontrarsi con la dura realtà della vita dopo essere stato deposto.
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Dettagli

The Last Emperor
Italia; Gran Bretagna
1987
DVD
8026120164936
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Premi

    1988 - David di Donatello - Miglior attore non protagonista - O'Toole Peter

Informazioni aggiuntive

Dall'Angelo Pictures, 2011
Terminal Video
169 min
Inglese (Dolby Digital 5.1);Italiano (Dolby Digital 5.1)
Italiano
Wide Screen

Valutazioni e recensioni

3,89/5
Recensioni: 4/5
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Marco Polimarcopoli
Recensioni: 3/5

"L'ultimo imperatore" è un buon kolossal del nostro Bernardo Bertolucci, a metà tra lo storico e il biografico. Anche se non manca qualche momento deboluccio e la trama è poco originale (a parte il bel finale), è decisamente più interessante rispetto ai melensi kolossal hollywoodiani di oggi. Ottimi i costumi e le ambientazioni, bravi gli attori, mentre ho trovato l'aiudo e soprattutto il doppiaggio veramente fatti male. Comunque la cosa che mi è piaciuta di più è la bellissima colonna sonora di Ryuichi Sadamoto.

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Cogito ergo sum
Recensioni: 5/5

Ho notato un vecchio post (paolo63), che stronca questo capolavoro tirando in ballo la salvezza e la difesa del cinema italiano (in pectore, fors’anche la difesa della razza); e lamenta - in condizioni di oggettiva xenofobia - un largo impiego di “stranieri” (palanche incluse) investendo così Bertolucci dell'onere di salvare il cinema italiano. Bertolucci è notoriamente ateo e comunista, ma chi intenda fare della critica ai film dovrebbe prima deporre la zavorra ideologica che, nel caso di specie, gli rende inviso uno dei massimi autori della storia del cinema. In questo stupendo film si ricrea, con imparzialità venata di umana indulgenza, la figura dell' “Ultimo Imperatore”, la storia di Pu Yi e della Cina novecentesca, per l’ appunto. Il film si apre con Pu Yi, ormai cittadino della Repubblica Popolare di Cina, che tenta il suicidio. Egli deve rendere una confessione veritiera agli inquirenti del regime maoista sul suo comportamento privato e politico, prima e durante la II guerra mondiale, ma, dopo che il regista ha indotto lo spettatore a provar pena per un uomo distrutto che – sembra – non viene creduto da burocrati comunisti ottusi e sadici, ecco che, grazie ai modi intelligenti e umani di uno di loro, Pu Yi confessa ben altre verità: egli - ultimo della dinastia Manciù - pur a conoscenza dello sterminio della sua gente in atto da anni con l’occupazione della Manciuria da parte dei giapponesi, aderì al Manchukuo (governo fantoccio creato dall'impero giapponese nel 1932 con gli ufficiali cinesi della deposta dinastia Qing), integrandosi in esso e sperperando le sue fortune nella tragica “Belle Epoque” del regime genocida fino al suo crollo dopo le bombe su Hiroshima e Nagashaki. Bertolucci non si périta di mostrare le angherie che l’ingessamento ideologico di non pochi tra i nuovi mandarini inflissero anche a chi nella rivoluzione del 1949 aveva creduto e, fra questi, l’umano inquisitore di Pu Yi. I film occorre vederli con animo sereno e rendere onore al merito, quando c’è.

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Andrea Venturi
Recensioni: 4/5

Sebbene il film non sia particolarmente attendibile, essendo basato sull'autobiografia dell'imperatore, scritta dal "Compagno Pu Yi" durante la "prigionia rieducativa", è comunque un affresco interessante che, più che riprodurre un'epoca, riproduce bene un dramma interiore esistenziale, non necessariamente identificabile con quello di Pu Yi. Come scrive Tiziano Terzani in un articolo pubblicato nel suo "In Asia" (che consiglio caldamente), Bertolucci per poter girare nella spettacolare location della Città Proibita ha dovuto accettare notevoli compromessi con il governo di Pechino. Esiste un altro film, girato a Taiwan nello stesso periodo (e in risposta al film di Bertolucci) che presenta una visione antitetica degli eventi, molto più critica e decadente, ma anche in questo caso non completamente oggettiva... Consiglio comunque caldamente la visione del film che, in sè e per sè, è forse il capolavoro assoluto di Bertolucci e un must per gli appassionati dell'Oriente.

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Conosci l'autore

Bernardo Bertolucci

1940, Parma

Primogenito del poeta Attilio, figura fondamentale in tutta la sua vita, fratello di Giuseppe, autore e regista teatrale e cinematografico, cugino di Giovanni, produttore, quella dei Bertolucci è una vera famiglia di artisti. si iscrive, ma non termina l'università, alla facolta di lettere alla Sapienza di Roma, inizia la sua attività cinematografica come aiuto regista di Pasolini, dopo che, aveva girato due contrometraggi amatoriali. Sarà per molti anni il compagno dell'attrice Adriana Asti. Nel 1962 gira il suo primo lungometraggio, La commare secca, su soggetto e sceneggiatura di Pasolini. Prosegue la sua attività che avrà una svolta con lo scandalo (e il successo internazionale) suscitato in Italia da Ultimo tango a Parigi,...

John Lone

1952, Hong Kong

"Attore statunitense di origine cinese. Figlio di genitori ignoti, adotta il cognome «Lone» («solo») per sottolineare la sua condizione di orfano senza famiglia. Una rigida formazione nel teatro tradizionale cinese dall'età di dieci anni prelude al fortunato passaggio sulle scene americane e al vigoroso esordio cinematografico (L'uomo dei ghiacci, 1984, di F. Schepisi). Da rampante boss della yakuza (L'anno del dragone, 1985, di M. Cimino) a freddo collezionista d'arte (The Moderns, 1988, di A. Rudolph); da uomo dal duplice destino nell'affresco storico di L'ultimo imperatore (1987) di B. Bertolucci alla suadente, velata doppiezza sessuale in M. Butterfly (1993) di D. Cronenberg, esprime una recitazione algida attraverso un'espressività levigata, intensa e statuaria, prima di apprezzabili...

Joan Chen

1961, Shanghai

Nome d'arte di C. Chong, attrice e regista cinese. Studia alla Shanghai Film Academy e poi a New York e in California dove si stabilisce, divenendo cittadina americana nel 1989. Dopo numerose piccole parti nel cinema e in televisione raggiunge la popolarità con L’ultimo imperatore (1987) di B. Bertolucci, in cui interpreta il ruolo della sfortunata moglie del protagonista. In seguito è Josie Packard nella serie televisiva Twin Peaks e in Fuoco cammina con me! (1992) di D. Lynch. Nel 2007 è la moglie del politico cinese protagonista di Lussuria - Seduzione e tradimento di A. Lee. Passata alla regia, raggiunge il successo commerciale con il convenzionale Autumn in New York (2000) interpretato da W. Ryder e R. Gere.

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