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Romanzo d'esordio del giovanissimo autore che, pur non essendo uno storico di professione, ama la materia e si documenta con grande precisione e dedizione. Interessante la scelta del periodo storico e la "location" insolita (esordio a Costantinopoli e svolgimento in Georgia) che permettono ai lettori di scoprire episodi regioni poco conosciuti e mai studiati a scuola. Non per questo però si ha l'impressione di vicende così lontane da noi da non essere coinvolgenti. Il testo è molto scorrevole: le frasi sono brevi e incisive, ci sono molti fatti e poche chiacchiere. I personaggi sono ben delineati senza inutili intimismi e sentimentalismi di stampo ottocenteso e senza eccessiva psicanalisi e dietrologia, tanto di moda oggi. L'autore non si dilunga troppo nelle descrizioni di dettagli geografici, degli ambienti, del vestiario o delle armature... tutte cose che personalmente rendono faticosa la lettura. C'è azione e suspance che invoglia a proseguire la lettura per vedere come va a finire, pur non essendo un giallo. La storia e la "location" sono poco conosciute e pertanto non banali: permettono di apprendere un capitolo di storia a noi veramente poco nota. C'è una giusta dose di violenza, consona con l'epoca descritta e necessaria viste le tante pagine dedicate alle battaglie, ma senza compiacimento morboso e ripetizione di trucidi dettagli. E, aggiungo, non ci sono pagine e pagine di termini bellici, tattiche di guerra, descrizioni di armamenti o duelli che piacciono agli amanti della scherma o dello studio della strategia militare ma annoiano tutti gli altri! C'è sentimento ma non sentimentalismo. C'è oggettività storica e pragmatismo ma allo stesso tempo c'è coinvolgimento. L'ultimo Paleologo di Emanuele Rizzardi nzo, non posso che aspettare trepidante i prossimi!
Eccellente
Un libro eccellente che coniuga una grande descrizione storica a dei personaggi molto veri e vivi
Recensioni
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