L' uomo che guardava passare i treni
- EAN: 9788845908361

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26/01/2021 10:30:11
Scorrevole e piacevole, è stato un ottimo acquisto.
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05/12/2020 14:19:12
Libro mediocre, certamente non "DA LEGGERE ASSOLUTAMENTE" come scritto, non insignificante come la "La scala di ferro" (voto 2) ma poco poco di più. Da 1 a 10 dò un 4.5. mancanza di tensione, scopo e messaggi. Se proprio volete farvi venire un gran sonno la notte, va bene comunque.
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21/08/2020 17:55:25
Letto tutto d'un fiato, si fa fatica a lasciare i capitoli. Vien voglia di proseguire e di capire la mossa successiva del signor Popinga. Da leggere assolutamente!!!!
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20/06/2020 10:17:14
appena finito di leggere....sì, magari può far riflettere sulla condizione dell'uomo all'interno dei vincoli sociali ma a parte qualche spunto di questo genere credo sia davvero un libro poco avvincente
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15/05/2020 20:51:37
A mio avviso è il miglior libro dell'autore senza la presenza del commissario Maigret. Il protagonista del romanzo, Kees Popinga, dopo la perdita del lavoro e della rispettabilità borghese si lascia letteralmente andare diventando così un'altra persona. In questo romanzo non proprio recente ritroviamo comunque molti degli aspetti che rappresentano la crisi dell'individuo anche nell'uomo moderno, in tutte le sue contraddizioni ed alienazioni. Assolutamente da leggere e conseguentemente riflettere
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13/05/2020 18:03:18
Forse uno dei migliori libri di Simenon. Scrittore prolifico e capace. Protagonista tanto reale da sembrare surreale. Simenon ha la capacità di entrare nelle menti e nei sentimenti umani complessi e aggrovigliati per descriverli in maniera semplice e toccante. Meritevole
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13/05/2020 12:59:58
La mia prima lettura di Simenon: è stato subito amore! Consiglio.
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13/05/2020 11:18:46
È il romanzo più noto di Simenon, ed è anche uno dei migliori. Ho adorato i brevissimi titoli che aprono ogni capitolo, ho adorato la trama, lo stile, e le riflessioni filosofiche - più o meno esplicite - che si racchiudono tra queste pagine. Consigliatissimo.
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11/05/2020 17:19:40
Non tra i miei preferiti di Simenon, che in ogni caso rimane sempre una garanzia.
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30/01/2020 10:39:19
Il prolifico scrittore belga, Simenon era nato a Liegi, dichiarò che i suoi polizieschi con il Commissario Maigret gli permettevano di poter scrivere gli altri romanzi. Questo del 1938, in particolare, è stato tra i più fortunati, sia per le copie vendute, che per l’apprezzamento della critica. Personalmente, mi ha affascinato per il personaggio, la trama e le atmosfere. E’ un prezioso esempio dell’altro aspetto di Simenon, svincolato dall’intreccio poliziesco.
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03/11/2019 21:32:04
In questo libro,più che in ogni altro,Simenon racconta le contraddizioni che si accumulano in un esistenza.Uno stimato impiegato di Groninga Kees Popinga vede nel tracollo finanziario che lo travolge il catalizzatore per cambiare la propria esistenza e fare finalmente ciò che desidera e non ciò che deve.Abbandona la sua vita placida e sonnacchiosa per diventare il ricercato numero 1 del commissario Lucas a Parigi.Le sue gesta vengono interpretate come l'agire di un pazzo paranoico e sono la prova plastica dello sconfinato talento di Simenon: l'uomo che si ribella alla sua creazione,ovvero alla società,è destinato a dibattersi con tutte le sue forze prima di essere nuovamente risucchiato entro i suoi ranghi.Il merito più grande di questo libro è la sua capacità di trasmettere le infinite sfaccettature della personalità umana,nella stessa persona convivono idiosincrasie solo apparenti.Non lo considero uno tra i Simenon più godibili per via del suo incedere ansiogeno e ossessivo che affaticano la lettura,ma sicuramente il suo sapore pirandelliano lo rende un libro particolare.
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23/09/2019 13:28:46
Ho letto tutti i romanzi di Maigret, trovandoli godibilissimi. Ma i risultati più interessanti, per me, son quelli che vedono Simenon misurarsi con storie di apparente normalità che per qualche motivo s'incrina fino a dare origine a vere tragedie. Molto bello e ben scritto, è sicuramente consigliato.
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20/09/2019 13:24:57
Da grande lettrice di Simenon posso affermare che questo è uno dei suoi romanzi più belli, e trovo la sua fama giustificata. Ricco di eventi, suspense e sorprese, tiene all'erta il lettore, il quale non riesce a smettere di andare avanti, per scoprire come va a finire, nonostante non si tratti di un giallo e faccia parte dei "Romanzi Romanzi" dell'autore. Mi è parso anche molto "filosofico", e capace di dare numerosi spunti di riflessione, sull' "esistenza" in grande, e sulla "propria esistenza" in piccolo. Ottimo punto da cui partire (io mi chiedo come mai non lo abbia letto prima).
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20/09/2019 10:43:21
Ho trovato nel leggerlo un libro bello ma non credo che lo definirei il capolavoro di Simenon, come ho letto in giro in blog e forum. Comunque, il libro merita di essere letto, come un po' tutti i libri di Simenon, sia con Maigret protagoniusta che senza. Voto: 7,5.
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19/09/2019 15:04:18
Bello bello, la scrittura molto scorrevole e piacevole. Apprezzo molto questo genere di mix tra giallo e psicologico. Uno stile di scrittura su cui si può contare nei momenti di incertezza. Il protagonista di questo romanzo mi ha fatto intenerire, arrabbiare ed alla fine una sorta di fastidio. È quel tipo di romanzo che ti fa riflettere su molti aspetti consci ed inconsci. Un romanzo che ti porta a pensare al protagonista anche mentre non stai leggendo il libro. Per me Simenon è ottimo!
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08/03/2019 18:11:51
Il mio primo libro di Simenon e mi ha lasciato un ottima impressione! È un romanzo molto psicologico ma con l'atmosfera del noir ( delitto incluso ).il metodico Popinga protagonista del romanzo getta la maschera e rivela la sua vera natura non solo agli altri ma soprattutto a se stesso. Mi aspettavo una scrittura più pimpante invece risulta un po lenta ma resta comunque un romanzo che vale la pena leggere.
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10/12/2018 15:14:59
È stato il mio primo libro di Simenon e l'ho A DO RA TO. Lo consiglio a tutti!
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20/09/2018 20:00:58
Sebbene solitamente mi piaccia il tema dell'uomo che riesce a liberarsi degli schemi imposti dalla società, questo libro non mi ha lasciato molto. È il primo Simenon che ho letto, e vorrei leggerne altri per farmi un'idea piú adeguata di un autore che comunque è tra i grandi della letteratura.
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19/07/2018 15:05:17
E' il primo libro di Simenon che non mi sia piaciuto
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06/11/2014 09:31:46
Straordinario racconto di Simenon, che , con il solito stile asciutto, descrive la fuga dall'Olanda a Prigi di Kees Popinga, impiegato tranquill e dall'apparente vita regolare e monotona, ma che cova la follia, follia che esplode quando perde il posto di lavoro a causa della bancarotta dell'azienda in cui era occupato. Un libro da leggere.

(scheda pubblicata per l'edizione del 1986)
scheda di Tomasi, D., L'Indice 1987, n. 1
Chi delle avventure del Commissario Maigret ha sempre amato quell'andare di Simenon oltre la coltre della rispettabilità, del conformismo e della morale borghesi, mettendo così in piena luce le contraddizioni più profonde di un certo modo di vivere e di intendere la vita stessa, troverà certo in questo romanzo più di un motivo d'interesse. "L'uomo che guardava passare i treni" è infatti, sotto questo aspetto, un passo più avanti del ciclo Maigret. Qui viene a mancare ogni modello, ogni punto fermo; non c'è più l'eroe, quotidiano e ordinario quanto si vuole, a costituire ancora una speranza, un orizzonte, un accenno di vero. La frase stessa con cui si chiude il romanzo è, del resto, estremamente significativa: "Non c'è una verità, ne conviene?". Aperto alle mille inquietudini della più viva letteratura degli anni '30, questo libro di Simenon ha per protagonista Kees Popinga, un impiegato qualunque che da un giorno all'altro vede trasformata la propria esistenza: da rispettabile padre di famiglia ad assassino paranoico. E sarà proprio il folle ed allucinato, ma nel contempo anche lucido, punto di vista di questo Maigret uscito di senno ad imporsi nel corso di una narrazione che è un esame impietoso della precarietà di ogni esistenza.
