Uscire di città
di Mario Santagostini
Libro di esordio di Mario Santagostini pubblicato da giovanissimo nel 1972 ed ora riproposto con lievi modifiche e con l’aggiunta di tre poesie inedite. Sorprende ancora oggi la sua maturità espressiva che significa equilibrio linguistico, capace di composizione senza sbavature, senso della parola e del verso, assenza di poeticismi, e, soprattutto, capacità di adeguare il tono e la pronuncia all’oggetto, al tema forte e tranquillamente enunciato dal titolo: quello di una presenza osservatrice marginale nella città e nei suoi confini. Un coerente poemetto elegiaco composto sull’andare pensoso in luoghi urbani decisamente impoetici: tra ruggini e squallori, tra fabbriche e periferie, tra nebbie e altre prestigiose opacità locali. Santagostini fanciullo realmente se ne andava elegiando nei paesaggi industriali di un Sironi…)
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