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Edito a Bologna nel 1869 e mai più riproposto fino a questa riscoperta, il romanzo di Mistrali può essere giustamente considerato, come sottolinea la copertina, "il primo romanzo italiano di vampiri": con l'avvertenza, però, di una liberissima gestione del tema. Griffato del titolo baronale, il giornalista e scrittore Mistrali è già in sé figura interessante: garibaldino, anticlericale, affascinato dall'occulto ma noto soprattutto per i romanzi storici, polemizzò aspramente con Carducci e passò anche un periodo in galera (1873-78) perché coinvolto nel più prosaico scandalo della Banca di Romagna. L'ambientazione del Vampiro, almeno della prima parte, è insolita per un romanzo orrifico, perché l'io narrante reduce da un lutto (e che ha parecchio della disinvoltura dell'autore) è andato a rifugiarsi nel bel mondo del Principato di Monaco: e lì, ospite dell'aristocratico polacco Alfredo Kostia, finisce coinvolto nel malsano rapporto di lui con l'enigmatica principessa Metella Schonenberg. Forse in Metella si identifica quale non-morta Pia Ludowiska, disperatamente amata da Kostia anni prima e in apparenza defunta; e certamente si tratta di una figura psicologicamente vampiresca. C'è poi un ambiguo dottore forse circasso, cultore dei misteri del sangue; c'è la setta dei Vampiri, a spalancare la trama a un lontano sfondo di cospirazioni politiche e drammi sentimentali tra Russia e Polonia, attraverso la progressiva ricostruzione del passato dei personaggi; ed è vampiro in fondo lo stesso narratore, che trae energie di status dalla società ospitante e, tra proclami di preoccupata amicizia, tratta misteri e patemi dell'amico come un allegro gioco di società insieme a sua altezza il principe locale. Fino agli ultimi capitoli, quando il trasferimento nell'altrove lituano e i connotati improbabili assunti dalla narrazione ne mutano il registro, quasi a cercare sul piano della fantasia onirica la chiusura a un caso altrimenti irrisolto. Curato con amore da Antonio Daniele, preparatissimo studioso di tradizioni e letteratura del lato oscuro (ha già firmato nel 2003 con Luigi Boccia un interessante Arcistreghe. Origini e folklore della stregoneria campana, Il Foglio-MacabroShow, 2004; cfr. "L'Indice", 2004, n. 9; e cogestisce Il Catafalco, il sito web più documentato in Italia sul tema vampiresco), il romanzo segna anche il varo delle nuove Keres Edizioni votate a questo tipo "classico" di fantastico.
Franco Pezzini
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