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Il volume intende accompagnare il lettore all’interno del mondo delle droghe, e delle dipendenze in genere, partendo da come funziona “fisiologicamente” e “patologicamente” il cervello, per approdare, nello specifico, all’analisi delle droghe (quali sono, come agiscono, i loro effetti, la terapia) e delle dipendenze (in particolar modo le nuove dipendenze), senza tralasciare l’importanza del contesto sociale che queste dipendenze produce ed induce. L’originale prospettiva da cui partono gli autori consente di affrontare il problema non come una minaccia che colpisce indiscriminatamente, come fosse un virus o un batterio, ma studiando l’Uomo in sé, i meccanismi di funzionamento del cervello, le parti costitutive dell’essere umano, quell’Uomo, cioè, che “sceglie”, più o meno consapevolmente, di assumere droghe o di divenirne dipendente.
È necessario infatti considerare il problema della droga, del gioco d’azzardo, di internet come riflessi del fenomeno Uomo, con le sue debolezze, le sue fragilità, le sue paure, ma anche le sue patologie, le sue scelte, la sua cultura, i suoi bisogni di sicurezza o di dipendenza.
Gli autori, inoltre, sottolineano come l’attenzione venga sempre rivolta all’“oggetto” della dipendenza, qualunque esso sia, droghe, gioco, internet, TV, sesso, etc, arrivando erroneamente a demonizzare l’oggetto stesso della dipendenza e riducendo l’Uomo o a semplice vittima o, al contrario, connotando la dipendenza come “vizio”.
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