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Anno edizione: 2021
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Anno edizione: 2024
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Il nuovo libro di Alberto Pellai e Barbara Tamborini, autori dell’Età dello tsunami.
Smartphone e tablet
Non sono adatti ai loro bisogni
Riducono la probabilità di successo scolastico
Interferiscono con lo sviluppo della mente in età evolutiva
Impattano sullo stato di salute organica dei nostri figli
Riducono le competenze empatiche
Influiscono sulle reazioni emotive
Creano ansia e dipendenza
Generano diseducazione sessuale
Interferiscono con il bisogno di sonno
Non aumentano il senso di protezione e sicurezza
A un anno e mezzo abbiamo regalato un triciclo a nostro figlio, dopo lo abbiamo fatto salire su una bicicletta, prima con le rotelle e poi senza. Col tempo, la bicicletta è diventata sempre più grande. Ora che ha tredici anni, magari il nostro ragazzo è alto un metro e ottanta, ma non per questo gli permettiamo di guidare una moto o un’auto. Con lo smartphone, il tablet o il computer dovrebbe funzionare allo stesso modo: dovremmo evitare che bambini e preadolescenti ne abbiano uno personale fino ai quattordici anni. La ragione è semplice: disporre di un dispositivo proprio che consente l’accesso alla rete non risponde ai loro bisogni e interferisce con la loro crescita. Il fatto che i nostri figli abbiano una confidenza che sembra innata con questi mezzi non significa che li sappiano usare davvero, che siano capaci di gestire la dipendenza o l’enorme esposizione che il mondo online, con i videogiochi o con i social, può dare. E questi sono solo alcuni dei molti motivi che gli esperti di psicologia dell’età evolutiva Alberto Pellai e Barbara Tamborini illustrano in questo manuale coraggioso, controcorrente e più che mai necessario. Guidati dalla loro esperienza e dalle testimonianze dei genitori che incontrano ogni anno, e sostenuti dai risultati delle più recenti ricerche scientifiche che indagano il rapporto tra minori e dispositivi, gli autori propongono un percorso di accompagnamento all’uso delle tecnologie che consentirà ai nostri figli di gestire in modo consapevole la loro futura vita online. Con molti esempi tratti dalle situazioni di tutti i giorni, gli autori ci suggeriscono alcune strategie per riempire il tempo dell’attesa, o quantomeno ritardare il più possibile il momento in cui i nostri figli avranno un dispositivo tutto per loro. Questa attesa a volte risulterà logorante per i continui litigi, in cui ci accuseranno (non solo i nostri figli) di essere “antichi”. Ma è un rischio che abbiamo il dovere di correre, di fronte ai dati sempre più allarmanti che stanno venendo alla luce sull’uso precoce e senza limiti delle tecnologie. Perché il nostro ruolo di genitori è anche quello di combattere battaglie scomode, per il loro bene.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Al giorno d'oggi sempre più bambini posseggono un cellulare o l'accesso ad internet, ma stiamo veramente facendo del bene ai nostri figli? È veramente indispensabile questo oggetto? Gli autori del libro non negano che internet possa offrire tante cose interessanti ai nostri figli, ma fanno notare che di solito non succede così. I bambini devono essere educati all'uso del cellulare e di internet e devono essere chiarite delle regole sull'uso dei dispositivi. Gli stessi autori ammettono che col loro quarto figlio non avevano rifatto il "contratto" che era stato fatto con gli altri. Erano convinti che ormai le regole fossero note a tutti i componenti della famiglia, ma hanno dovuto fare un passo indietro, perché il figlio era 'caduto' nel vortice dei videogiochi. Un libro che aiuta i genitori che non vorrebbero dare il cellulare ai propri figli ma si trovano circondati da altri genitori che hanno fatto scelte diverse. Tanti spunti su cui riflettere
Recensioni
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