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Pieghevole d'invito alla mostra "Adesso l'acqua sa di secchio" di Vincenzo Agnetti presso la galleria Giuliana De Crescenzo, Roma, dicembre 1990 - gennaio 1991. Testo critico di Marco Meneguzzo. Tre illustrazioni in bianco e nero
Cm 24x16. . . Molto buono (Very Good). . . .Vincenzo Agnetti, artista, scrittore e poeta italiano è stato uno dei principali esponente dell'arte concettuale. Esordisce alla fine degli Anni Cinquanta praticando la pittura informale e la poesia visiva. Negli anni 1959-1960 collabora con Enrico Castellani e Piero Manzoni alle attività della Galleria Azimut, aperta a Milano, e della collegata rivista Azimut. La sua prima personale "Principia" si tiene al Palazzo dei Diamanti di Ferrara nel 1967. L'anno successivo espone alla Galleria Cenobio Visualità la sua Macchina drogata, una calcolatrice Olivetti in cui i numeri vengono sostituiti da lettere dell'alfabeto, in maniera che tutte le parole risultanti dalle operazioni fossero di supporto a “un'operazione di critica di linguaggio”. Negli Anni 70 ha partecipato alle più importanti rassegna d'arte, fra cui: Biennale di Venezia (anni 1974, 1976, 1978, 1980); Biennale di San Paolo (1973): Documenta 5, Kassel (1972); Quadriennale di Roma (1972). Numerose sono le sue mostre personali presso le più prestigiose gallerie d'arte italiane e americane: Galleria Blu, Milano; Galleria la Tartaruga, Roma; Galleria Martano, Torino: Galleria Toselli, Milano; Galerie Annemarie Verna, Zürich; Ronald Feldman Fine Arts, New York; Galerie Art in Progress, Monaco; Civic Center, Filadelfia; Sonnabend, Parigi; The Israel Museum, Gerusalemm; Galerie Wintersberger, Köln; Galleria Emilio Mazzoli, Modena; Galleria d'Arte Moderna, Bologna; Galerie Brigitte March, Stoccarda. Nel 2008 si tiene una sua importante retrospettiva al MART di Rovereto.
All'attività artistica, Agnetti affianca una intensa attività di saggista e di scrittore di libri d'artista, tra i principali si ricordano: Obsoleto (1968), Ciclostile 1 (1970); Tesi (1972); Progetto per un Amleto politico (1973); Elisabetta d'Inghilterra, (1976), Machiavelli 30 (1978).
Pieghevole d'invito alla mostra ''Adesso l'acqua sa di secchio'' di Vincenzo Agnetti presso la galleria Giuliana De Crescenzo, Roma, dicembre 1990 - gennaio 1991. Testo critico di Marco Meneguzzo. Tre illustrazioni in bianco e nero Cm 24x16. . . Molto buono (Very Good). . . . Vincenzo Agnetti, artista, scrittore e poeta italiano è stato uno dei principali esponente dell'arte concettuale. Esordisce alla fine degli Anni Cinquanta praticando la pittura informale e la poesia visiva. Negli anni 1959-1960 collabora con Enrico Castellani e Piero Manzoni alle attività della Galleria Azimut, aperta a Milano, e della collegata rivista Azimut. La sua prima personale ''Principia'' si tiene al Palazzo dei Diamanti di Ferrara nel 1967. L'anno successivo espone alla Galleria Cenobio Visualità la sua Macchina drogata, una calcolatrice Olivetti in cui i numeri vengono sostituiti da lettere dell'alfabeto, in maniera che tutte le parole risultanti dalle operazioni fossero di supporto a “un'operazione di critica di linguaggio”. Negli Anni 70 ha partecipato alle più importanti rassegna d'arte, fra cui: Biennale di Venezia (anni 1974, 1976, 1978, 1980); Biennale di San Paolo (1973): Documenta 5, Kassel (1972); Quadriennale di Roma (1972). Numerose sono le sue mostre personali presso le più prestigiose gallerie d'arte italiane e americane: Galleria Blu, Milano; Galleria la Tartaruga, Roma; Galleria Martano, Torino: Galleria Toselli, Milano; Galerie Annemarie Verna, Zürich; Ronald Feldman Fine Arts, New York; Galerie Art in Progress, Monaco; Civic Center, Filadelfia; Sonnabend, Parigi; The Israel Museum, Gerusalemm; Galerie Wintersberger, Köln; Galleria Emilio Mazzoli, Modena; Galleria d'Arte Moderna, Bologna; Galerie Brigitte March, Stoccarda. Nel 2008 si tiene una sua importante retrospettiva al MART di Rovereto.All'attività artistica, Agnetti affianca una intensa attività di saggista e di scrittore di libri d'artista, tra i principali si ricordano: Obsoleto (1968), Ciclostile 1 (1970);
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