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Anno edizione: 2021
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Con Vita ordinaria di una donna di strada Maria Pia Ammirati ha compiuto un viaggio freddo e viscerale nel cuore oscuro dell'Europa della prostituzione. Pochi romanzi avevano sinora mostrato con tale intensità narrativa e rabdomantica intuizione sociologica cosa conduca una giovane donna a diventare prostituta e a sedersi sui gradini più umilianti della società.
Nadia non lo sa nemmeno, cos'è la dolcezza. Ha sedici anni, è bellissima, e cresce in un mondo – siamo in una povera campagna a nord di Bucarest – dove le parole servono per dare ordini o per ferire. Un giorno Nadia scopre il sesso, ma lo scopre dalla parte sbagliata, almeno per la famiglia, che decide di ripudiarla. Da quel momento per lei inizia un'inesorabile discesa agli inferi: prima viene venduta come promessa sposa, poi viene ceduta a "protettori" brutali e feroci. Giorno dopo giorno scopre la terra di nessuno delle periferie, della crudeltà, della lotta spietata degli ultimi per la conquista di un letto, di un bagno, di una tazza di latte. Fino a convincersi che per chi come lei è nata nell'ignoranza e nella povertà non esiste altra strada che la prostituzione. Impara a sue spese a dosare le parole e i gesti, e a non mettersi mai contro un mondo che considera carne da fiera la sua lancinante bellezza. La sua è una guerra per la sopravvivenza combattuta senza il conforto di nessuno. Ma Nadia è intelligente e tenace, e capisce che l'unico modo per salvarsi è mantenere freddezza e controllo, e abituarsi all'intimità dei corpi degli altri con lo stesso distacco del chirurgo. Solo così riesce a ritagliarsi una difficile rispettabilità. Un giorno l'organizzazione decide che è pronta per il salto di qualità: una casa chiusa in Germania. Non può rifiutarsi. Si ferma a Praga qualche mese, e qui intuisce per la prima volta che il mondo non è solo inferno. E, proprio come quando viveva in campagna coi genitori, scopre l'abbandono affettivo e fisico con una donna. Sa che per salvarsi non dovrebbe mai perdere il controllo, eppure accade, si innamora. Arrivata a Colonia, scopre una prostituzione burocratizzata e regolamentata. E una tregua dall'inferno le sembra quasi possibile. È vero che i demoni della sua Romania notturna e sulfurea sono sempre più lontani, ma ora a giocarsela a sorte sono i ben più pericolosi demoni della psiche. Arriva un uomo gentile che prova a sedurla. Chi è, e che legame ha con il suo passato?
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La scrittura è di qualità, ma la descrizione dell'ambiente è assai poco credibile e l'autrice commette errori grossolani: dice che in Romania si usa l'euro e usa nomi tipici italiani e scarsissimamente diffusi in Romania come Eros, Antonio, Guido, per personaggi rumeni. Se li avesse chiamati Vasile, Danut e Niculae sarebbe stata assai più credibile. E questo fa perdere credibilità al romanzo. Non dò una stella solo perchè la scrittura è di buon livello.
Sono rimasto molto colpito da questo romanzo, non convenzionale e molto particolare per una storia fuori del normale. Storia di povertà, di disperazione, di dramma sociale all’interno dell’Europa civile e culturalmente avanzata. Storia di sfruttamento, di emarginazione, di violenza dove la mercificazione del corpo di una donna è il denominatore comune per evidenziare lo stato di decadimento del vecchio continente. Riflessione che l’autrice fa con delicatezza, senza esasperare, senza usare toni forti, ma costringendoti a riflettere, a meditare sul decadimento ormai ineluttabile della nostra società. Con un messaggio forte, la lotta delle donne all’emancipazione spesso ha nemici potenti proprio tra loro stesse.
L'ho appena inserito nella mia lista dei desideri, quindi non l'ho ancora letto. Ma Maurizio De Giovanni lo ha appena consigliato nella sua pagina facebook. Mi pare un buon biglietto da visita!
Recensioni
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