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Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2020
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La vita sessuale delle sirene si apre con una scena che è quasi un cliché: due giovani, Leo e Ilaria, aspirante copy per la pubblicità lui, psicologa disoccupata lei, nel giorno del loro matrimonio. Promesse di amore eterno e fedeltà, come da copione di Santa Romana Chiesa, parenti, amici, feste e trenini e poi… E poi lei in piscina mezza nuda con il fratello di lui. È il passaggio «da zero a uno» e «da zero a uno», questa volta sì, cambia tutto. Sullo sfondo di una Torino affatto calligrafica, cambia Leo e cambia Ilaria. Maturano? Crescono? Forse sì, forse no. Importa? Chissà. Ma c’è di fatto che si può maturare e si può crescere in tanti modi e nessuno può stabilire quale sia quello giusto e quale quello sbagliato. Leo e Ilaria fanno un po’ di giri sulle montagne russe, giocano d’azzardo scommettendo contro se stessi. Il bello è che lo fanno da una distanza incommensurabile come la loro vicinanza: stanno sempre di un passo l’uno accanto all’altra ma non si trovano mai, al massimo si sfiorano. L’importante, tuttavia, è che attraversano il cambiamento facendo attenzione alle verità semplici di cui è fatta la vita, cose come: «L’amore porta amore, l’indifferenza porta indifferenza. Questo in teoria. Nella realtà non sempre è così, certi amori nascono malati e crescono deformi. Ma dopo i quindici anni nessuno dovrebbe accettare di soffrire per amore, anche perché quasi sempre si tratta di un surrogato di amore.» Ma anche che non si può giocare con noncuranza: «con la vita di un’altra persona, senza badare al fatto che le azioni hanno un peso, anche quelle che vengono fatte con tutta la leggerezza del mondo» Verità semplici, ma non cliché. Se lo fossero, faremmo tutti molti meno errori nel corso della nostra vita; faremmo, agli altri e a noi, molto meno male, si scriverebbero meno libri, leggere avrebbe meno senso. Andrea Malabaila lo sa. Leo e Ilaria lo imparano nel corso della storia. Noi lettori ripassiamo mentalmente le lezioni sulla vita, sull’amore e sulla
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