L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La prima parte, misteriosa e affascinante, promette benissimo, poi, non appena i protagonisti lasciano Londra alla volta di Parigi, il racconto perde mordente e si sgonfia inesorabilmente. La traduzione non è molto curata (il traduttore sembra considerare la Gare de Lyon/du Nord un nome proprio di località visto che omette spesso l'articolo determinativo) e ridicole sono le imprecisioni snocciolate dell'editore nei risvolti di copertina (vengono confuse edizioni attuali e future e i titoli originali dei romanzi di Talbot e vengono riportate indicazioni false sulla trama: il vampiro che fugge con il virus?). Non ci siamo.
"Vivono di notte" (il cui autore, prematuramente scomparso, è autore di un saggio "olistico" dal titolo "Tutto è uno") è un romanzo intrigante e appassionante, in cui il discorso vampirico è solo uno spunto per parlare di altro, introducendo il lettore a molteplici temi. La vicenda (a parte il breve preambolo che illustra un episodo "perturbante" dell'infanzia del dott. Gladstone, protagonista della vicenda) è ambientato sul finire del XIX secolo, in un momento di transizione importante della società europea grazie alla rapida industrializzazione prima del Grande conflitto mondiale, con l'avvento d'un approccio scientifico alle problematiche della Medicina e allo studio delle cause delle malattie e con il comparire di un rigurgito di interesse per l'occultismo, lo spiritismo e la parapsicologia. L'epoca di ambientazione del romanzo è la stessa in cui si sviluppano le vicende delineate da Bram Stoker nel suo celeberimmo romanzo, ma è anche quella in cui impazzano le vicende investigative di Sherlock Holmes e del suo fidato assistente. Nel romanzo di Talbot si intersecano un po' tutti questi filoni con uno schema narrativo vivace e con frequenti cambi di scenario che accompagnano il viaggio frenetico di Gladstone sulle tracce della figlioletta Camilla rapita per arcani motivi dal suo bellissimo e misterioso ospite, Niccolò. Si tratterà d'un viaggio che condurrà lui e l'altrettanto misteriosa - e fascinosa - Hespeth da Londra a Parigi (con un periodo di prigionia in una segreta che tanto ricorda I Misteri di Parigi di Sue), a Londra e poi di nuovo attraverso l'Europa sino all'italiana Massa Marittima. La coppia, in questa corsa contro il tempo, si confronta con i vampiri che sono presentati come un'antichissima razza che agisce seguendo dei propri disegni imperscrutabili, esseri pluri-secolari che hanno accumulato conoscenze vastissime ed inimmaginabile e che sembra agiscano sospinti dalla bramosia della conoscenza, ma forse anche da altre più temibili pulsioni.
Il titolo originale di questo splendido romanzo pubblicato nel 1982, "The Delicate Dependency. A Novel of the Vampire Life" è di per sé emblematico del contenuto: c'è un delicato e sottile equilibrio che lega e sorregge l'evoluzione e le sorti dei vampiri e degli esseri umani. Lo studio ed approfondimento dei fenomeni paranormali cui lo scrittore ha dedicato la sua breve vita è chiaramente percepibile attraverso le fitte maglie della trama narrativa, magistralmente orchestrata al punto da sembrare essere stata davvero composta in epoca vittoriana. Ho, trovato, invero un aspetto in comune con "Il Libro della Vita e della Morte" pubblicato nel 2011 da Deborah Harkness (anche lei studiosa di magia): lo stretto legame tra i vampiri e l'alchimia, l'arte e la scienza e la presenza di tracce del loro secolare ed infinito sapere nascoste dietro le righe di antichi manoscritti o sui portali e le volute della cattedrale di Notre-Dame osservata al chiaro di luna. I vampiri sono descritti e rappresentati come una razza a sé, "aliena", distante, indifferente, incomprensibile perché in possesso di una gestualità, di sensi, perfino di costruzioni logiche e sintattiche differenti da quelle di noi umani. Il protagonista, uno stimato medico e ricercatore londinese, trovandosi suo malgrado coinvolto in un loro "gioco"/intrigo che culminerà nel rapimento di una delle sue due figlie, sperimenterà di persona la solitudine e l'alienazione derivanti da una simile dicotomia. Seguendolo "irretito" nella sua corsa contro il tempo per cercare la sua adorata Camilla, da Londra a Parigi, poi di nuovo a Londra fino a Firenze e Massa Marittima, il lettore sarà messo innanzi ad un finale spiazzante, emblematico di una frase detta da uno dei vampiri: la realtà è un'illusione, niente è ciò che sembra, nell'universo ci sono forze inimmaginabili.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore