Belinda Carlisle pratica Kundalini Yoga da oltre 25 e negli ultimi 20 ha approfondito lo studio dei mantra e di concetti appresi durante le lezioni. Il suo avvicinamento a questo mondo ha creato in lei il desiderio di ealizzare un album ispirato ai suoi precetti e insegnamenti, cosa che è avvenuta effettivamente agli inizi del 2015. Il disco però, al contrario di ciò che si può pensare, non è meramente musica in sequenza, ma è una scienza che richiede un elemento vocale chiamato naad, un trasferimento di energia tramite voce che non è assolutamente facile da imparare. Ben lontano dall’essere solo un disco dedicato allo yoga, le influenze pop della Carlisle sono ben radicate nei 9 brani di “Wilder Shores”. “Wilder Shores” è un disco pop con la stessa struttura di versi, bridge e ritornelli di qualunque altro disco pop, ma è costruito come un affascinante e magnetica ripetizione. Belinda ha scelto 7 mantra (tra migliaia tra cui scegliere) e li ha adatti al format del brano pop. Chiude il disco una splendida versione acustica di “Heaven Is a Place on Earth”, un testo che a livello di testo è uno splendido brano di speranza, cantata e registrata durante un’affollata lezione di yoga.)