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Premettendo che non sono prevenuto contro il genere (ho apprezzato molti films fantasy, da "Excalibur" a "Il signore degli anelli" fino a "Conan il barbaro") , posso dire in tutta franchezza che "Yado" (titolo italiano di "Red Sonja", adottato per cavalcare la popolarità di Schwarzenegger, interprete per l'appunto del coprotagonista così chiamato) è una delle quattro-cinque pellicole più brutte che abbia mai visto. E' un film scadente sotto tutti i punti di vista : registico, recitativo, estetico fino ad arrivare alla sconcertante insensatezza di trama e dialoghi. Dino De Laurentiis (pace all'anima sua, sfornò anche capolavori come "La grande guerra") tenta di ripetere il colpaccio di "Conan il barbaro", non rendendosi probabilmente conto che la quasi totalità del merito fu del grande regista John Milius, che però fu impossibilitato a prendere parte al progetto e sostituito da Richard Fleischer ,che comunque era tutt'altro che uno sprovveduto, basti vedere quel gran bel film d'avventura che è "I vichinghi"; qui però , a quanto pare, il veterano sente il peso degli anni : "Yado" è un film costituito quasi unicamente da scene senza senso (a partire dalla prima, dove un'identità non meglio identificata rammenta senza apparente motivo alla protagonista cosa le è accaduto poco prima ) , che, come c'è da aspettarsi scadono spesso nel ridicolo involontario. L'apice lo si raggiunge con una scena pornografica sbucata dal nulla che non ha motivo d'esserci (una donna nuda che ompare durante un tentativo di divinazione). Il film è più o meno tutto così; la trama è quanto di più banale si possa immaginare, ricalcata come nei peggiori libri fantasy dai plot dei videogiochi. E da videogame è la psicologia dei personaggi, supportati da una recitazione atroce (Arnold è ridicolo nei panni di un personaggio che non ha motivo di esserci se non di intervenire a caso ogni tanto per salvare l'eroina e poi dileguarsi repentinamente. Effetti speciali inguardabili nonostante il largo budget.
Dopo i due Conan il mitico e compianto Dino De Laurentiis decide di produrre, un fim incentrato su un altro personaggio del mondo di Conan, Sonja la rossa, personaggio che compare nella serie a fumetti del mitico cimmero e che s' ispira a Sonya, altro personaggio creato da Ron Howard. Da come ho sentito nella bella trasmissione "Iscandar" di RAI Futura, canale non più esistente, pare che al fianco della bella e forte eroina dovesse esserci proprio il mitico cimmero, ma poi pare per un problema di diritti, non è stato possibile. A proposito di questo, quando l' ho beccato da ragazzino già iniziato mi chiedevo incuriosito se fosse un film di Conan. A interpretare la protagonista è l' esordiente Brigitte Nielsen che si deve scontrare con la perfida e terribile regina Greden, interpretata da Sandahl Bergman, purtroppo con il viso sempre coperta da un elmo-corona, che all' inizio era stata scelta come protagonista. Ad aiutare la nostra eroina contro questa temibilissima antagonista ci sono Yado-Kalidor, il sempre mitico Schwarzy, il giovanissimo principe Tarn, Ernie Reyes, Jr, interprete poi di Kimo nel secondo film delle tartarughe ninja, e il suo scudiero e guardia del corpo Falkon, Paul L. Smith, che era stato Bluto nel film "Popeye" del 1980. Passando allo svolgimento del film, se è interessante ed intrigante nella prima parte (l' inizio poi è anche pesantuccio), nella seconda cala di tono e secondo me non viene sfruttata al meglio l' idea del Talismano. Alla fine secondo me gli attori interpretano bene la loro parte. Ciò che non funziona tanto oltre allo svolgimento altalenante è che il film tenta di ricreare un pò l' atmosfera del primo Conan (infatti Greden e Sonja sembrano un pò la versione al femminile di Thulsa Doom e Conan) e l' impronta fantasy del secondo, senza però riuscirci molto. Un pò un peccato perchè il progetto era interessante. Ultimamente s' era parlato di un nuovo film su Red Sonja, ma poi non mi sembra che per ora sia stato realizzato.
Il titolo originale del film è Red Sonya ed il personaggio è tratto dal fumetto originale di Conan, solo che per non mettere in secondo piano la protagonista (cosà già difficile visto l'attore partner) venne scelto di non mettere il mitico guerriro al suo fianco ma un suo simile, Yado appunto, che apparte il nome è però Conan a tutti gli effetti. Film d'esordio per la bellissima (almeno lo è stata) Brigitte Nielsen il lungometraggio è piacevole, ha buone scene d'azione e combattimento e anche se non arriva alla maestosità dei due film di Conan è un ottimo film d'avventura, e poi c'è sempre Schwarzy ad alzarne il livello ^_-
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