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6 campi. Sopravvissuta a Terezín, Auschwitz, Kurzbach, Gross-Rosen, Mauthausen e Bergen-Belsen
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6 campi. Sopravvissuta a Terezín, Auschwitz, Kurzbach, Gross-Rosen, Mauthausen e Bergen-Belsen
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Quando i tedeschi occupano la Boemia e la Moravia, nel marzo 1939, Zdenka Fantlová ha 17 anni. Nonostante le discriminazioni che i nazisti impongono da subito agli ebrei, cerca di vivere normalmente la sua vita. Fino a quando il padre viene deportato a Buchenwald: Zdenka non lo rivedrà più. Nel 1942 viene deportata, insieme alla famiglia e al fidanzato Arno, a Terezín, un campo di concentramento a nord-ovest di Praga. Mentre Arno viene spedito in un campo a est, Zdenka vi rimane fino al 1944, quando viene «trasferita» ad Auschwitz: lei e la sorella Lydia sopravvivono alle selezioni, la madre no. Ma a questo punto le sorti della guerra si sono ribaltate, i russi incalzano e cominciano le terribili «marce della morte» verso ovest. Zdenka e Lydia transitano così da Kurzbach e poi dal famigerato campo di Gross-Rosen. E poi sono di nuovo «spostate» a Mauthausen e infine a Bergen-Belsen. Qui, dopo la morte della sorella, Zdenka viene infine liberata dagli inglesi, unica sopravvissuta della sua famiglia. Oggi, a 95 anni, Zdenka è impegnata a portare la sua testimonianza in giro per il mondo, perché tutto ciò che lei ha vissuto non sia dimenticato.
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Autore:
Traduttore:
Editore:
Collana:
Edizione:
2
Anno edizione:
2019
Formato:
Tascabile
In commercio dal:
17 gennaio 2019
Pagine:
304 p., ill. , Brossura
EAN:
9788850252596
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mari
09 luglio 2021
Le persone di cui si parla nel libro sono un esempio che non esiste un tempo per la resistenza e la ribellione contro il sopruso e l'ingiustizia, ma ogni momento è quel momento per chi è libero.Il testo ci ricorda il dovere della memoria che ridà nomi, cognomi, storia e vita a queste persone, ma anche il dovere del sopravvissuto che faticosamente si fa testimone e fiaccola di verità;infine,non meno importante, è il nostro dovere di ricordare e tenere ben presente che se è stato una volta puo' essere di nuovo.
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Laura
27 marzo 2018
Biografia di una delle ultime sopravvissute ai campi di sterminio. La storia di una giovane cecoslovacca internata prima a Terezin; “trasferita” ad Auschwitz; mandata a lavorare a Kurzbach; poi costretta a marciare, per l’avvicinarsi dei russi, fino a Gross-Rosen; da lì stipata su un carro merci fino a Mathausen; infine “rispostata” a Berger-Belsen, dove il 15 aprile 1945 gli inglesi liberarono il campo. Viva solo grazie a determinazione, coraggio e fortuna. Unica superstite della sua famiglia. Queste pagine rappresentano un documento prezioso per non dimenticare e non ripetere gli stessi errori di nuovo. “Cosa mi faccio qui – mi chiesi – se tutte le altre se ne sono andate? E tutto ciò senza motivo. A cosa doveva servire tutto ciò? Agli interessi di chi? Il mondo andrà avanti, ma sarà meglio di prima? La natura umana resterà quella di sempre. Nessuno imparerà lezioni dalla storia” . Necessario
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monica
24 gennaio 2018
il titolo del libro gia' dice molto sul viaggio indicibile di questa ragazza, ogni testimonianza e' piu' che significativa affinche' non si debba mai dimenticare un periodo cosi' buio e assurdo della nostra storia. una dose di coraggio e fortuna impensabili per sopravvivere a tanto orrore. imperdibile per coloro che sono interessati all'argomento.
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