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Anno edizione: 2020
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Il primo memoir del grande autore giapponese: un racconto inedito per un Murakami inedito.
«Undici anni dopo la scomparsa del padre con Abbandonare un gatto, per la prima volta Murakami Haruki scrive della sua famiglia, firmando un ritratto sincero del proprio genitore» - Francesco Musolino, Il Messaggero
«È nella semplicità che risiede la bellezza della storia, toccante e sincera, a cui si aggiunge la poesia delle illustrazioni di Emiliano Ponzi» - Solange Savagnone, Tv Sorrisi e Canzoni
«Ci sono gatti che si allontanano ma poi tornano a casa, provocando "stupore, poi ammirazione, poi sollievo". Tornano come fanno i destini, perché, leggiamo in Abbandonare un gatto, la "storia non appartiene al passato" e dunque non si allontana mai veramente da noi» - Marco Del Corona, la Lettura
«Mi sono tenuto dentro questa storia per molto tempo, come una spina rimasta in gola. Finché, per caso, mi sono ricordato che una volta, da bambino, ero andato con mio padre ad abbandonare un gatto su una spiaggia...»
Nei suoi romanzi e racconti Murakami ha creato un'infinità di mondi, e ne ha svelato ogni segreto ai lettori. Ma c'è una dimensione in cui la sua penna non si è quasi mai avventurata: la sua vita. Con Abbandonare un gatto, Murakami scrive per la prima volta della sua famiglia, e in particolare di suo padre. Ne nasce un ritratto toccante, il racconto sincero del «figlio qualunque di un uomo qualunque». E forse proprio per questo speciale. A tradurre in immagini questo delicato racconto autobiografico, le invenzioni di uno dei più importanti illustratori contemporanei, Emiliano Ponzi, che con i suoi colori aggiunge poesia alla poesia in un'edizione unica al mondo.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Carine le immagini ma il testo niente di che. Parla di suo padre ma mi è parso un compitino. Peccato.
Questa è la mia prima esperienza con la biblioteca, perché sinceramente non ho mai avuto un rapporto stretto con quella che si trova nel mio paese. Ma facendo tirocinio nella città universitaria, proprio in biblioteca, ho voluto provare. Il primo titolo che ho scelto è proprio questo: Abbandonare un Gatto, di Murakami. Non ho mai letto Murakami, ma mi sono sentita molto vicina a lui leggendo questo testo: la storia del rapporto tra lui e suo padre, di come le cose non siano poi tanto bene tra i due e il rapporto che -verso la fine della sua vita- sono riusciti a recuperare. Un rapporto molto particolare, che Murakami mostra in questo piccolo saggio che inizia proprio con un evento che ha segnato il piccolo Haruki: lui e suo padre che vanno in spiaggia per lasciare e abbandonare un gatto, che però riesce a tornare a casa prima di loro. Per non parlare delle bellissime illustrazioni di Emiliano Ponzi, che coglie ogni momento particolare della storia (come la guerra e la religione) per renderla in bellissimi disegni. Ottimo per i fan dell’autore, che vogliono sapere qualcosa in più su di lui.
"Abbandonare un gatto" di Murakami Haruki è un breve racconto, un omaggio alle creature che hanno sempre accompagnato la vita dell'autore. Le pagine sono arricchite da una serie d'illusteazioni che rendono il testo fruibile ed apprezzabile anche da parte dei lettori più giovani. L'abbandono non riuscito di una gatta offe lo spunto per riflettere sui meccanismi che regolano le relazioni umane. Esse funzionano per trasmissione del bagaglio materiale ed immateriale, per osmosi pratica ed emotiva. Qui il rapporto centrale è quello con il padre e con la storia giapponese. Ciascuno di noi è una goccia simile a tutte le altre, ma intimamente unica. La nostra unicità non va dimenticata, meno che mai quando essa fa i conti con il flusso della storia collettiva. Ciascuno di noi custodisce il diritto dovere di continuare a costruirla per la propria parte.
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