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Dopo Il tempo degli stregoni, il grande racconto della nascita di un pensatore geniale nell'atmosfera incantata di Napoli negli anni Venti.
Nel 1925 Adorno è un giovane studente di composizione a Vienna. Parte per un viaggio di tre settimane nel Golfo di Napoli con Siegfried Kracauer, più grande di quattordici anni e, soprattutto, innamorato di lui. A Napoli Adorno e Kracauer incontrano Walter Benjamin, che è alle prese con la lunga stesura del Dramma barocco tedesco e a Capri ha conosciuto la sua amante Asja Lacis. È a Napoli anche Alfred Sohn-Rethel con il compito di seguire uno dei cantieri di suo zio, grande industriale dell'acciaio a Düsseldorf. Ma quando arriva in Italia, Sohn-Rethel abbandona molto presto il cantiere. È già amico di Ernst Bloch e conosce Adorno e Kracauer, studia economia e il suo obiettivo è salvare Marx dal revisionismo borghese. Diventerà un economista e frequenterà la Scuola di Francoforte. Il viaggio a Napoli è un importante momento di svolta nel pensiero di Adorno, perché la vivacità creativa della città diventa per lui un modello per la critica dell'aridità della borghesia. Napoli è per Adorno ciò che Parigi sarà per Benjamin. Mittelmeier rivela un capitolo sconosciuto della storia di Napoli che, lontana dall'etica protestante alla quale i protagonisti sono abituati, ha il potere di innescare la creatività, le idee e le ossessioni che formano un pensatore. E ricostruisce un momento straordinario e irripetibile della storia del pensiero, ambientando per le strade e i caffè della città magica le conversazioni e i dibattiti, i ragionamenti e le riflessioni del protagonista assoluto della filosofia del Novecento.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Napoli pare più una scusa, un pretesto: queste teste avrebbero elaborato analogie, metafore e iperboli ardite a qualunque latitudine. Un libro fatto di divagazioni adorniate, verboso, criptico e, diciamolo, piuttosto noioso.
Filosofare intorno a reificazione del lavoratore e alienazione della merce se il lavoratore è un pescivendolo e la merce è la salma di un pesce?... Filosofeggiare sulla economia delle esposizioni dei viventi, ad esempio sulle necessità finanziarie di un acquario?... Se non troppo distante dall'acquario si trovasse impianto automatizzato di risalita per pendici di un vulcano, verso i bordi del cratere... avrebbe senso cercare una certezza con la filosofia? Per Alta Finanza tedesca ciò non costituendo serio interrogativo — ferma a quanto demandato secoli addietro dal luterano Müntzer 'Perché le foreste ed i boschi della Germania non appartengono a tutti? forse poiché pertengono alla classe nobiliare, i contadini non ne han diritto di spazi?' e disatteso tra i contadi fino a farsi stragire per domandar di roba soltanto — ignara di senso di domanda 'Perché il signor Marx non pensa di suo al mercato ittico quando provvede a scriver sue Ordinazioni?' e benché in Germania ancora si mormorasse dei gusti alimentari di Engels... A Napoli ancora si ragionava dei passati probiotici Ordini culinari de "lo straniero sparito" (l'amalfitano dei Mari del Nord 'Masaniello') e le baldanze tecnoscientifiche finanziate dal filosionismo di Europa Centrale erano additate da facoltosi partenopei a mo' di "incertezza assicurata", quando il musicologo, artista ed esteta nonché filosofo principiante Th. W. Adorno proprio a Napoli si recava e con suo mezzo compagno e fino a Costiera Sorrentina, dopo per Amalfitana durante il periodo geologico positanense proto-vesuviano ed allorché ingegnere straniero con postuma belligeranza aveva fatto questionare, poi a suon di esplosioni, illustre forestiero contro eccentriche rocce... Il pronunciamento di un Verbo omerico remotamente da Foresta Nera ed il ritorno da Segnalazione architettonica saracena a Cancellazione burocratica prussiana, per dare al Movimento Operaio suo Metodo Critico eversivamente indipendente da Ordito marxista. MAURO PASTORE
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