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A vent’anni dalla prima edizione, e a centosessanta dalla nascita del Vate, torna in libreria il romanzo d’esordio di Chiara Aurora Giunta, che, nell’avvincente narrazione di un rapporto e di una storia in cui ruoli e situazioni si mescolano e talvolta esplodono prima di ricomporsi, ci restituisce non soltanto l’Europa della Prima guerra mondiale, i giorni caotici dell’impresa fiumana, dell’avvento del fascismo e poi del volontario esilio e dell’oscura fine di un poeta, ma anche l’atmosfera di un’epoca e soprattutto l’esistenza di una donna fedele alla propria passione che è stata, come forse nessun’altra, testimone del «vivere inimitabile» di un protagonista del secolo scorso.
«L’amore prevedibile ancorché impossibile tra la governante-serva e il divino padrone; o meglio, un amore a senso unico, disperato e letterariamente magnifico come solo le passioni senza speranza sanno essere». - Corriere della Sera
«Una donna dedita, appassionata e sofferente, e un uomo attore e fedifrago che la strumentalizza a proprio gusto e necessità». - Corriere Fiorentino
«Chiara Aurora Giunta scrive di fatti e personaggi storici in modo coinvolgente, anche perché li affonda in un cuore e un animo femminile tutto dedizione e ammirazione». - Bresciaoggi
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Un libro acquistato quasi per caso, una storia letta tutta di un fiato. Bellissimo, travolgente, erotico ma non volgare.
Romanzo molto accattivante che riprende i diari della Mezoyer. Non "prude" ma nemmeno troppo agiografico. Si legge con piacere. Va ad integrare il D'Annunzio carnale di G.B.Guerri, che a me non è particolarmente piaciuto. A quando la pubblicazione dei Diari di Aélis Mezoyer?
Ho letto questo libro in Italiano e mi e piaciutto moltisimo. Questa e una bella storia con troppa informazione vera su la vita di Gabrielle D'Anunzio che mi ha fatto cercare piu informazione sulla internet. E una bella forma di mezcolare un fatto veridico e la fantasia!
Recensioni
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