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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2022
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Alla conquista del potere è l’opera di uno storico di massimo livello nel pieno della sua maturità: un punto di riferimento essenziale per chiunque voglia capire l’Europa, di allora e di oggi.
«Maestoso. Il diario di un secolo turbolento e confuso scritto con chiarezza e passo narrativo. I temi sociali, politici e culturali si intrecciano in un grande dipinto di straordinario fascino e dettaglio. Siamo di fronte a un esempio eccelso di storia di un continente attraverso i suoi paesi» - “The Times”
«Un affresco splendido. Una ricerca di alto livello.» - “Financial Times”
«Una tela riccamente intrecciata che ritrae un continente soggetto a rapide trasformazioni. Le questioni politiche vi appaiono fuse con una straordinaria varietà di altri temi. In un capitolo emozionante come un giro su un otto volante, Evans ci guida in un itinerario all’interno della vita emotiva degli europei, prendendo in esame lacrime, cappelli a cilindro, baffi, diritti delle donne, società calcistiche, sessualità, religioni, bevute di birra, nazionalismi, teorie darwiniane, impressionismo, opere liriche e molto altro ancora.» - “Prospect” D
Nel corso dell’Ottocento la società europea fu permeata dalla ricerca del potere nelle sue varie forme. Gli Stati tentarono di assicurarsi il potere mondiale, i governi puntarono al potere imperiale, gli eserciti rafforzarono il proprio potere militare. Mentre le femministe lottavano per l’uguaglianza giuridica, nel nuovo mondo dell’industria i sindacati scioperavano per ottenere maggiore potere nel contrattare i salari; mentre gli artisti modernisti sfidavano il potere delle accademie, i romanzieri contestavano con il loro lavoro il potere interno alla famiglia e ad altre istituzioni sociali. Richard J. Evans intreccia storia politica, economica e culturale per raccontare l’Europa dell’Ottocento a partire dai rapporti di forza interni ed esterni al continente europeo. Sono pagine che ritraggono un secolo denso, in cui ciò che era visto come moderno è diventato vecchio con incredibile velocità, città enormi si sono sviluppate nel giro di una generazione e nuovi paesi europei sono stati creati. Nel periodo compreso fra la battaglia di Waterloo e lo scoppio della prima guerra mondiale, l’Europa ha dominato il resto del mondo come mai prima né dopo è avvenuto. Questo libro apre una nuova prospettiva, mostrando come il continente organizzò le proprie interazioni con le altre parti del pianeta, e come ne fu a sua volta trasformato. Non vengono trattati solo i variegati aspetti delle rivoluzioni, della costruzione dell’impero e delle guerre che caratterizzarono il diciannovesimo secolo, ma anche molti altri temi fondamentali che hanno attraversato e segnarono questo tempo: le malattie, la religione, la filosofia, le condizioni di vita. Per dare conto della dimensione umana di questa storia, ogni capitolo si apre con la vita di una persona – quattro uomini e quattro donne, ognuno proveniente da un paese europeo diverso – le cui idee ed esperienze si collegano ai temi che vengono trattati nel capitolo.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Letto. Ottimo.
Evans è uno dei più importanti storici viventi, autore di una fondamentale trilogia sul nazismo, nonché, fra gli altri, di un importante volume di riflessione metodologica e storiografica, "in difesa della storia", sull'onda del famoso Testo di Carr "sei lezioni sulla storia" e in risposta, anche critica, al famoso storico dell'Unione Sovietica. Rimango basito nel leggere una recensione liquidatoria come quella sotto, dettata da un pregiudizio ideologico del tutto fuori luogo (ma che c'entra Evans con i burocrati di Bruxelles? Ma di cosa stiamo parlando? Non è che è non si può criticare l'UE, il fatto è che qui non c'entra proprio nulla....mah!). Del resto, che un libro di oltre 1000 pagine uscito il 23 gennaio sia recensito il 9 febbraio (!) con un richiamo al brigantaggio italiano in un'opera generale che si occupa di un secolo di storia europea vuol dire solo una cosa: avere distrattamente sfogliato il volume in una libreria, essere capitato per caso su quelle pagine, già pregiudizialmente orientato, e avere scritto una recensione del genere che ha solo lo scopo di abbassare il punteggio (che non dovrebbe avere nessun valore nell'acquisto di un libro, ma ce l'ha.....). Ammetto di non avere ancora terminato, a mia volta, il libro. Ma così come dovremmo prendere per buono il giudizio di cui sotto, spero si voglia considerare la mia recensione, perlomeno sorretta da qualche pagina in più.
Un affresco molto ampio di un periodo storico importantissimo che sicuramente ha segnato i decenni successivi, fino a oggi. I temi trattati sono moltissimi e per forza non tutti vengono analizzati nel dettaglio, ma la visione d'insieme è quanto mai indicativa e più che sufficiente per farsi bene un'idea delle scelte, degli eventi, della società, della politica, dell'economia di un mondo in grandissima trasformazione.
Recensioni
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