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Ambiente e società nell'interazione e interdipendenza con la interdisciplinarietà. Con le domande sul rapporto tra conoscenza e decisione, tra scienza ed etica, tra fatti e norme. Per ricercare strategie adeguate alla grave crisi ambientale.Bisogna prima capire l'oggetto di studio fuori dallo inconcludente enciclopedismo vicino al confusionismo (Isnard). Nozione sistemica, composita di ambiente tra tante teorie e modelli, mai neutrali, semmai orientati al controllo e alla trasformazione della realtà. Meglio la sintesi tra modello strategico e quello tattico, nella fecondazione trasversale (cross-fertilization) tra diversi campi del sapere e diverse competenze. Serve una forte e sinergica integrazione, nell'ineluttabilità della democrazia, in un processo decisionale olistico. E' difficile stabilire una correlazione convincente tra sistemi di valore e dai quantitativi, che si riscontrano nelle analisi dei rischi e dei costi-benefici (vedi qualità della vita ad es.) donde la necessità di scegliere parametri più significativi. Nella mediazione ambientale la cooperazione può trasformarsi in cooptazione tra gruppi di ambientalisti, operatori economici e burocrati. Libro denso con più suggestioni, da setacciare.
Recensioni
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(scheda pubblicata per l'edizione del 1989)
scheda di Gallimbeni, R., L'Indice 1989, n. 6
"La prima cosa che colpisce in questo libro è la molteplicità dei saperi chiamati in causa", così osserva Tomas Maldonado nella prefazione al saggio di Chiapponi. Sicuramente colpisce anche la complessità delle problematiche epistemologiche e metodologiche connesse alla progettazione ambientale, campo disciplinare di cui l'autore presenta una rassegna sistematica ed impegnativa. Ad una ricognizione storica della nozione sistemica di ambiente segue l'esame del possibile statuto scientifico della recente disciplina, a cavallo tra ingegneria e crisi del determinismo, tra specializzazione e flessibilità di un metodo orientato alla soluzione di problemi. L'analisi dei processi decisionali coinvolti nella gestione della crisi ambientale solleva la questione dell'aggiornamento dei criteri di razionalità, con apporti che si estendono alla teoria dei giochi, alla ricerca operativa, a possibili teorie limitative. Le prospettive di lavoro praticabili vengono sostenute con chiarezza forse maggiore negli ultimi due capitoli. Citando Herbert Simon, Chiapponi dichiara che "i problemi ambientali si risolvono non con meno, ma con più e migliore tecnologia". Le ultime pagine sono invece dedicate ad una proposta di soluzione dei conflitti ecologici nota come mediazione ambientale, ed ispirata, sul piano teorico al razionalismo di Habermas e Apel. Chiudono il libro una bibliografia (279 titoli) e l'indice dei nomi (sono 420).
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