L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (1)
Il titolo di questo notevole studio di Marco Mugnaini, esperto di politica estera italiana e spagnola, docente all'Università di Pavia, è in realtà riduttivo. Una particolareggiata ricostruzione della fase precedente l'avvento di Mussolini nei rapporti fra Italia e Sud America prepara infatti, in queste pagine, l'ancor più ricca analisi del loro evolversi. I contatti con i paesi sudamericani furono sempre visti con attenzione dal regime fascista (benché subordinati a quelli con gli Stati Uniti e alle mire sull'Africa): una massiccia propaganda attraversava le comunità italiane di emigrati, anche grazie all'azione dei Fasci all'estero e a trouvailles azzeccate, come la trasvolata oceanica di Balbo da Orbetello a Rio de Janeiro (1930-31). Rivisitando l'entre-deux-guerres sudamericano, Mugnaini rileva un'effettiva multiformità di atteggiamenti verso l'Italia negli anni del fascismo: ad esempio, l'opposizione messicana alla guerra d'Etiopia fu netta; Mussolini guardò con favore al tenentismo, ma Vargas condusse negli anni il Brasile all'ostilità verso l'Italia, per stroncare l'integralismo estremista interno e avvicinarsi agli Stati Uniti. Roma si trovò quindi impegnata sia a far pressioni diplomatiche sui paesi sudamericani in vista della Conferenza di Panama del 1939 (dove si decideva una linea comune verso i belligeranti europei), sia a contrastarvi l'intensa attività di penetrazione statunitense. Con l'ingresso dell'Italia in guerra, a promuovere nel continente la linea politica dell'Asse fu quello stesso Franco al quale, nel clima tormentato della Guerra fredda, sarebbe poi riuscito di ottenere quanto Mussolini solo in parte aveva ottenuto: un appoggio congiunto di molti governi del Cono sud e degli Stati Uniti.
Daniele Rocca
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore